Capaccio. Agricoltore cade in cisterna con veleno, muore a 63 anni

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    Cade nella cisterna del veleno: muore l’agricoltore 63enne Francesco Cannata di Capaccio Paestum. La tragedia è avvenuta intorno alle ore 21.00 di ieri 25 gennaio in Via Terra delle Rose, all’interno del capannone adiacente l’abitazione dell’uomo: a scoprire il cadavere è stata la moglie, la quale, rincasando con la figlia e non vedendo il coniuge in casa, si è ritrovata davanti agl’occhi l’agghiacciante scena del marito riverso nella botte di plastica, allertando immediatamente i soccorsi. Sul posto è giunta l’unità rianimativa della Croce Azzurra di Licinella, ma il 63enne era ormai deceduto, probabilmente da alcune ore.

    Alla consorte, infatti, avrebbe detto che si sarebbe dedicato proprio allo smontaggio della cisterna installata dietro al trattore (nella foto) utilizzato per coltivare i campi: ancora da accertare le cause della tragedia, ma è sembra che a tradire Cannata siano state le esalazioni tossiche del liquido nocivo utilizzato come diserbante, di cui il filtro della cisterna è impregnato. Sotto choc i familiari e distrutto anche il socio in affari, giunto sul luogo della tragedia dopo pochi minuti e con il quale il 63enne gestiva, da anni, una postazione al mercato ortofrutticolo di Capaccio Scalo.


    Cannata lascia la moglie e tre figli. Rilievi sul posto eseguiti dai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal l.te Serafino Palumbo, unitamente ai colleghi del Norm, ogl’ordini del m.llo Carmine Perillo, che hanno avvisato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno, il quale ha disposto l’esame esterno sulla salma. Indagini coordinate dalla Compagnia di Agropoli, comandata dal cap.  Francesco Manna.

    fonte:StileTV

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