Albanella. Rottura in maggioranza, Presidente del Consiglio fa gruppo autonomo

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    Piove sul bagnato” è il caso di dire della maggioranza amministrativa retta dal sindaco Enzo Bagini. A lasciare la maggioranza e fare gruppo autonomo, è il presindene del Consiglio Dino Verrone (nella foto sotto) che, con una nota, prima dell’inizio del civico consesso tenutosi ieri, ha gelato i suoi colleghi di banco.

    Con ieri, si palesa una strada tutta in salita di questa amministrazione le cui condizioni di “stallo” della macchina amministrativa hanno creato tanto malumore in paese: dalle manutenzione del trritorio assente, la questione SRA che ogni mese tuona quando non vengono pagati gli stipendi agli operatori e per ultimo, ma più grave, la realizzazione dell’impianto di recupero e lavorazione pneumatici della MGM che è stata “covata”, “celata” per circa un anno prima di giungere, nonostante le tante manifestazioni di dissenzo, alla conclusione del parere favorevole della Conferenza di servizio dello scorso 21 luglio in cui il comune di Albanella, era assente!


    Ecco la  nota del consigliere Verrone che lancia dardi infuocati nei confronti della sua :

    «Una scelta lungamente meditata, che mi porta a dichiarare un distinguo dall’attuale maggioranza onde evitare di risultare ingrato mi preme di ringraziare i consiglieri del Gruppo ‘Un paese per tutti’ dotati di disponibilità e sincera lealtà, virtù più volte dimostrate in questi due anni di amministrazione, però, l’arte del governare non può basarsi soltanto su presupposti di stima, rispetto ed impegno. Amministrare e portare risultati tangibili, accompagnare la comunità nel sentiero della crescita sociale condividendone obiettivi e percorsi.

    Dino Verrone

    Nei due anni di amministrazione, pochi sono stati i risultati reali mentre troppi sono i momenti di scollamento rispetto al programma elettorale sul quale abbiamo chiesto la fiducia, inoltre, consolidati sono i deficit nell’organizzazione politica, che di riflesso creano un imbarazzante immobilismo in termini di efficienza e di gestione ordinaria del territorio, di servizio agli utenti e di gestione delle risorse pubbliche. Non è, come spesso si è fatto passare, un problema esclusivamente di bilancio finanziario dell’ente. Ci sono alcuni punti interrogatici che meritano risposte.

    La manutenzione del territorio la situazione ormai e fuori controllo, mai realmente affrontata con decisione.

    La casa comunale è “raramente” accessibile ai cittadini, gli uffici non rispondono con efficienza alle loro funzioni pubbliche e le richieste di documenti tecnici amministrativi sono fermi al palo. Perché non si pone rimedio a tale inefficienza? Perché, come da mesi sollecitato da molti miei colleghi, non si prende in mano la macchina amministrativa premiando chi opera bene e prendendo i dovuti provvedimenti per chi è inadempiente?

    I lavori pubblici incancreniti su procedimenti ereditati, che sicuramente necessitano di revisioni e correzioni, ma che a due anni ancora lasciano indifferente chi abbiamo indicato come responsabile. La questione fra la contrattualizzazione dell’apparato di via Sigliaturi, l’edilizia scolastica che ci impone ancora soluzioni tampone, la messa in sicurezza degli impianti idrici comunali, la consegna degli impianti sportivi e la tutela dell’ambiente tutte domande senza alcuna risposta.

    La programmazione di rilancio economico e culturale del territorio è scomparsa dall’agenda politica cittadina non per dimenticanza ma per impossibilità di relazione con la macchina amministrativa. Il censimento delle case del centro storico (più volte sollecitato dallo scrivente) per inizializzare una progettualità di turismo di prossimità come sancito dal nostro programma elettorale resterà solo una bandiera elettorale? La spinta è lo stimolo dell’Ente ad incentivare lo sviluppo locale versi un’agricoltura di qualità e una zootecnia rispettosa dell’ambiente, niente è stato programmato a riguardo.

    L’Oasi di Bosco Camerine massima espressione delle potenzialità naturalistiche locali e abbandonata a se stessa, salvo qualche raro esempio di cittadinanza attiva che ne ha presentato un minimo di decoro, ad oggi, resta ancora oggetto incompiuto dell’amministrazione comunale.

    Il nuovo parco giochi al centro sportivo Santa Sofia, ricordo per l’ennesima volta, che da febbraio giace nei locali del centro sportivo un nuovo parco giochi per la nostra comunità, 6 mesi che è lì a prendere polvere. La macchina amministrativa di cui ci vantiamo di stare a capo quando ha intenzione di affidarne l’istallazione e rendere dignità ad un luogo da troppo tempo abbandonato? Perché non si prova nemmeno a dare umili risposte ai tanti bambini che accompagnati dai loro genitori vivono quel centro sportivo nel degrado più totale!?

    Il cimitero comunale e i continui rinvii delle problematiche, le richieste inevase di cittadini mortificati per non riuscire a rendere dignità ai proprio cari defunti, veramente questa deve l’amministrazione che non riesce a garantire nemmeno una degna sepoltura?

    La nota vicenda MGM, gestita dal punto di vista legale-amministrativo in maniera lodevole, a parere del sottoscritto, ma che pure ha palesato una evidente incapacità di comunicazione. Un’azione asettica quasi a nascondere quanto si stava facendo, è pure la Politica locale all’unanimità ha dichiarato e votato la propria contrarietà. Ma nonostante ciò viviamo una comunità che ci identifica come demoni, è sempre colpa degli altri o probabilmente non si è affrontato il problema con coraggio, solidarietà e determinazione. Non ci siamo mai amalgamati veramente con la comunità, anzi abbiamo perseverato nel delegare a ruoli di difesa cittadina soggetti terzi, che molto hanno fatto e che ringrazio per l’operato, ma che sicuramente dovevano rappresentare ruoli di “collaborazione” in questa battaglia e non ruoli di esclusivi protagonisti.

    È dunque evidente che l’incapacità non è solo di bilancio finanziario, la vera difficoltà è nel dettare le priorità, nel trovare figure capaci di accompagnarci negli indirizzi programmatici e nella convinzione nel portar avanti una linea politica.

    Le nozioni basilari di cultura politica non possono silenziare dinanzi le occasioni di subalternità della maggioranza rispetto i Responsabili. Tale subalternità ha declassato l’organa politico ad essere un mero esecutore di scelte tecniche, scarne di valutazioni e contributi politici e non curanti delle reali esigenze cittadine, ricordo dicevamo essere quelli del cambiamento, quelli che avrebbero portato i bisogni al centro dell’attività amministrativa. Ulteriori altre occasioni hanno appiattito la maggioranza tutta ad approvare comportamenti, leciti ma irrispettosi, scaturiti da “imposizioni capricciose” che spesso si sono rilevate solo scelte meramente “ostruzionistiche” di chi, di volta in volta, veniva nominato a ruoli di responsabilità tecnico-amministrativo, il tutto nel silenzio di chi era li in rappresentanza di una collettività.

    Dunque fatti i conti con la mia coscienza, visto rapporto franco e leale con la mia comunità ho maturato la necessità di dare un forte segnale all’amministrazione. Auspico che il capo dell’Amministrazione colga questo momento come un’occasione per far chiarezza al suo interno, al suo interno politico. La mortificazione di un’azione amministrativa infelice è ormai palese a tutti. Pochi lo dichiarano ma tutti ne sentono il peso. È giunta l’ora del coraggio, della verità e della lealtà; questo è un atto politico forte da parte di chi ha creduto tanto e per tanto tempo, ma rappresenta bene lao stato d’animo della maggioranza cittadina, ma che ora non ha più ragioni per farlo. Sarò felice di essere smentito dai fatti, per fare i fatti però si deve avere la capacità, il coraggio e la determinazione nel riprendere il percorso di dialogo con la nostra comunità ed è la lealtà nel recuperare i valori sanciti nel programma elettorale. “La lealtà è un debito, è il più sacro dei debiti, verso noi stessi anche prima che verso gli altri».

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