Incredibile! Multinazionale vuole assumere neolaureati, l’Università pensa ad uno scherzo e non risponde!

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    STORIE DI ORDINARIA INDOLENZA!

    Si allungano sempre di più i tempi di attesa per il primo impiego per i laureati italiani

    Questo capita anche al Sud!


    Il dolce e caro Sud, ancor oggi assorto a crogiolarsi nella lagnìa tipica di un territorio che fa un costume tramandato l’arte dell’arrangiarsi alla “buona e meglio”, ancorato e costretto com’è ad un atavico dissesto economico e sociale dall’indolenza, incapacità e strafottenza delle sue istituzioni, che paiono drammaticamente ereditarsi di epoca in epoca tali “sofisticate” qualità…

    Dolce e caro Sud, dimostrazione in Terra che il riscatto e la rinascita di un territorio passa “quasi spesso” attraverso la scaltrezza, abilità e professionalità di chi lo governa ai più diversi livelli: politica, pubblica amministrazione, istruzione, basta uno sbagliato al posto (di potere) giusto ed ecco che va tutto a donnine! Come allora non dare ragione a Bossi: quando cambieremo mai?

    Cosa succede? Ecco cosa succede in un’Università del meridione!

    I Neolaureati italiani sono sempre più abbandonati a loro stessi dopo gli studi!

    Nel mese di Luglio un top manager di una nota multinazionale, di concerto con i vertici dell’azienda, si “mette in testa” di offrire un’occasione lavorativa a decine e decine di neolaureati meridionali. Un’insolita “trovata” da queste parti con i tempi che corrono! Tanta non-sperata manna invero ha una sua spiegazione: il manager è originario di una provincia meridionale e la sua società ha necessità di assumere per settembre 40 nuovi profili aziendali, possibilmente giovani neolaureati. Quale occasione migliore per un generoso cadeau alla sua vecchia terra d’origine, dando una chance a tanti giovani meridionali alla ricerca affannata di lavoro?

    La prassi è quella consueta, diffusissima nelle pratiche di reclutamento di giovani laureati in uso al nord e al centro Italia: l’azienda contatta l’Università di riferimento e seleziona i “suoi” laureati.

    Cosicché il nostro top manager si mette in contatto con una Facoltà dell’Università territoriale di riferimento, al fine di chiedere un incontro e delineare il progetto di reclutamento: l’idea è quella di vagliare e conseguentemente coinvolgere nel processo di selezione i migliori e più meritevoli neo laureati dell’Ateneo. Dopo vari tentativi (!) entra finalmente in contatto con il Preside della Facoltà, che accondiscende entusiasta all’iniziativa, demandando tuttavia l’incarico per la discussione del progetto – a causa della sua momentanea assenza – al personale del suo staff.

    Qui ha inizio la paradossale odissea!

    Una-due-tre telefonate al giorno; di mattina, di pomeriggio; ad un numero, ad un altro. Nulla. Non risponde nessuno! Vani tutti i tentativi dell’azienda di contattare qualche responsabile dello staff di presidenza per diversi giorni.

    Un colloquio di lavoro in un'azienda

    Il top manager allora decide di inviare una mail al responsabile indicato dal Preside della Facoltà, spiegando sommariamente l’intenzione dell’azienda da lui rappresentata e concordare un appuntamento presso la Facoltà. Ma per diversi giorni, zero! Il silenzio più assordante. Nessuna risposta alla mail! Passano i giorni. Si prova a ricontattare telefonicamente la Facoltà: nisba! Fin quando, ad agosto inoltrato (!), il responsabile della Facoltà si rende finalmente reperibile all’ennesima telefonata: non aveva risposto alla mail…perché pensava ad uno scherzo! “Quale pazzo potrà mai offrire lavoro a giovani meridionali?”, si saranno chiesti all’Università!

    Già questi “eventi” sarebbero in grado di scoraggiare i migliori intenzionati! Ma nessuna retromarcia per l’azienda. Armati di tutta la buona volontà, si ritenta di accordarsi con l’Ateneo: ma considerato l’agosto inoltrato, il responsabile della Facoltà rimane d’intesa di “risentirsi più in là” per discutere del progetto di assunzione, a vacanze ultimate, quando egli e il suo staff ritornerà dalle ferie e l’Università riprenderà il suo consueto regime…! Trascorse le vacanze, però…il telefono del manager tace! Nessuno si fa sentire dall’Ateneo. Il paziente manager si rifà ostinatamente parte diligente e, con grande tolleranza, richiama per l’ennesima volta l’Università: dopo vari tentativi risponde un altro responsabile dello staff di presidenza che ancora una volta procrastina l’incontro con i rappresentanti della multinazionale: “la richiameremo noi senz’altro nei prossimi giorni”, si sente riferire il manager…

    Tuttavia le settimane sono passate, le vacanze da un pezzo finite, le selezioni del nuovo personale alla multinazionale sono ormai iniziate e terminate l’Università non si è fatta più sentire…! Con buona pace di decine di giovani laureati meridionali, che hanno perso una grande occasione, ancora una volta vittime dell’indolenza e dell’incapacità delle istituzioni che in un modo o nell’altro “hanno in mano” le loro vite!

    Benvenuti al Sud!

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