Consorzio di Paestum: In mente costruzione di un mega impianto a biomasse

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    Il giorno 22 settembre 2011, presso la sede del Consorzio di Bonifica Sinistra Sele di Paestum, si è svolto un costruttivo incontro preliminare tra numerosi titolari di aziende di allevamento bufalino ed e i vertici dell’Ente, riguardante la necessità di una gestione appropriata dei reflui degli allevamenti zootecnici che insistono sul territorio. Il giorno seguente, si è tenuto un nuovo incontro sulla questione: presenti gli stessi allevatori; i tecnici dello Studio “Vincenti” di Agronomia ed Ingegneria di Città di Castello (Perugia), fondato nel 1885 e specializzato nella realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; il presidente del Consorzio di Paestum,

    Il Presidente del Consorzio Vincenzo Fraiese

    Vincenzo Fraiese; il direttore generale dell’ente, Gerardino Cavaliere; il consigliere delegato provinciale, Giuseppe Troncone.


    Dai due incontri, sono emerse le seguenti questioni:

    – le difficoltà delle aziende zootecniche per la gestione dei reflui degli animali;

    – la necessità di intervenire, in tempi rapidi, per risolvere il problema di sanificazione ambientale;

    – la necessità che, dal ciclo rifiuti organici, ne derivi una fonte di introiti alternativa per l’ente;

    – la possibilità concreta che il Consorzio, da ente erogatore di soli servizi, diventi anche ente produttore di ricchezza, da ridistribuire a beneficio dei consorziati.

    Il ciclo del Biogas

    Una soluzione appropriata alla risoluzione di tali esigenze è stata identificata nella realizzazione di un impianto a biomasse di diversi megawatt, ad impatti ambientale ridotto e capace di smaltire i reflui dei liquami di origine animale e gli scarti vegetali coltivati sottoponendoli ad un processo di fermentazione anaerobica al fine di produrre energia elettrica da rivendere, poi, all’Enel. La biomassa viene chiusa in un digestore nel quale si sviluppano microorganismi che, con la fermentazione dei rifiuti, formano il cosiddetto biogas: dopo idoneo trattamento depurativo, questo può essere usato come carburante, combustibile per il riscaldamento e, appunto, per la produzione di energia elettrica.

    “Si tratta di un’opera necessaria ed avveniristica – chiosa il presidente Fraiese – ora pianificheremo subito la redazione di uno studio di fattibilità e di un progetto preliminare della centrale, attivandoci per il reperimento e stanziamento dei fondi necessari, ancora da definire. Ma l’impianto si ripagherà da solo nel tempo, consentendoci non solo di risolvere un problema serio, quale lo smaltimento dei reflui, ma anche di incamerare proventi dalla vendita dell’energia elettrica che andremo a produrre, al fine anche di ripianare il debito pregresso nei confronti dell’Enel”.

    Convergente anche l’opinione del consigliere delegato, Troncone: “La possibilità da parte del Consorzio di investire in un ramo di produzione di ricchezza avendo già alla base le infrastrutture necessarie, quali canali, vasche e pompe di sollevamento, rappresenta una svolta epocale per l’ente, e necessita dalla partecipazione di tutti gli organi interessati, visto che i tempi stringono e bisogna far presto, per ovvi motivi economici e di salute ambientale. Ritengo che la strada intrapresa incomincia a portarci sull’idea di un cambiamento radicale nella concezione sino ad ora tenuta dal Consorzio di Bonifica di Paestum”.

    fonte:Cilentonotizie

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