Roccadaspide. Comune diffida l’Asl Salerno e chiede un’audizione urgente

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    Due note decise ancora una volta, a contrastare il Piano Ospedaliero dell’Asl di Salerno dopo una ulteriore riduzione dei posti letti passati dai 70 odierni ai 20 previsti.  Una richiesta di audizione urgente e una diffida al direttore generale dell’Asl. Queste le iniziative del sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano.

    Ecco le note:


    Oggetto: richiesta di sospensione dall’adozione dell’Atto aziendale. Al Direttore Generale ASL, Al Direttore Generale ASL, Al Direttore Amministrativo ASL.

    Ill.mi Sigg.ri Dirigenti,

    a seguito della pubblicazione ufficiosa (difettando ogni atto deliberativo al riguardo) sul sito dell’A.S.L. Salerno della “Bozza di Atto Aziendale”, sono, con la presente, a richiedervi di voler sospendere, con cortese sollecitudine, ogni iniziativa in merito all’adozione ufficiale dell’atto aziendale.

    Come ben sapete il Piano ospedaliero, varato con Decreto del Commissario ad acta n. 33/16 del 17/05/2016, è stato fatto oggetto di impugnativa dinanzi al Tar Campania da parte del Comune di Roccadaspide (Reg. Ric. n. 3677/2016), oltre che da parte di altri Organismi collettivi portatori di interessi diffusi, e la prossima udienza di discussione del merito è fissata per il giorno 25/01/2016.

    Va da sé che fino a quando non vi sarà stata una decisione e/o pronunciamento di merito sulla legittimità del Piano ospedaliero (Decreto commissariale 33/16) da parte dell’Organo Giurisdizionale competente, l’adozione di atti c.d. attuativi che vadano nella direzione di avallare le scelte assunte con il citato piano risulterebbero caratterizzate da chiaraillegittimità c.d. derivata. Ciò costringerebbe questo Ente a dover, necessariamente, per evidenti motivi, ricorrere nuovamente anche avverso l’atto aziendale dell’ASL Salerno, come detto connotato da illegittimità derivata, trattandosi di un atto che discende direttamente, e quindi eziologicamente collegato e connesso, al piano ospedaliero impugnato.

    In ogni caso, la bozza di atto aziendale ufficiosamente pubblicato risulta, per altro verso, ugualmente illegittima, dal momento che – allo stato – il Piano ospedaliero risulta non ancora definitivo.

    Ad ogni buon conto, senza voler ripercorrere qui i motivi di censura del piano ospedaliero impugnato, si evidenzia come lo stesso sia connotato da profonda contraddittorietà ed illegittimità, che naturalmente si riflette sulla bozza di atto aziendale pubblicato ufficiosamente dall’ASL Salerno, soprattutto nella parte in cui non considera la espressa deroga prevista dal D.M. 70/16 per le aree c.d. montane ed interne (oltre che per le isole) e, quindi, negaal P.O. di Roccadaspide la classificazione di ”Ospedale di base sede di Pronto Soccorso”, pur rispettando lo stesso tutti gli standard previsti dalla legge ed avendo tutti i requisiti per essere classificato tale.

    Inoltre, la realtà territoriale del P.O. di Roccadaspideha una sua indiscutibile specificità (soprattutto sul piano geomorfologico), dal momento che si tratta di un ospedale collocato in un territoriointeramente montano nell’ambito del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni; che serve un territorio con caratteristiche geomorfologiche difficilissime ed estremamente disagiate; con una rete viaria completamente fatiscente ed una popolazione prevalentemente anziana che rappresenta in molti comuni del distretto il triplo della media regionale e che è bisognosa di condizioni di urgenza maggiori con necessità di ricovero in confronto ad una popolazione di età giovanile adulta; è un ospedale che garantisce assistenza ed adeguata risposta sanitaria ad una popolazione di oltre 22 comuni disseminata su circa800 Km.quadrati, proveniente in massima parte dai territori degli Alburni-Calore-Alento, oltre che a numerosi pazienti della provincia di Salerno; è un P.O. che mantiene livelli di spesa ben inferiori agli altri presidi ospedalieri, dal momento che presenta una condizione di totale e piena osservanza ai criteri e ai parametri stabiliti dalla normativa nazionale e regionale vigente, con parametri che altri P.O. non possono vantare in termini di occupazione di posti letto (per il 2014 è stata del 94%), dotazione, strutture e attrezzature presenti, con una caratteristica di virtuosità tra le più alte in Regione Campania.

    Unico territorio che non presenta strutture e/o cliniche private convenzionate.

    Sotto altro profilo, v’è la gravissima condizione infrastrutturale della rete viaria, completamente carente e fatiscente (vi sono con frane che da anni hanno isolato interi comuni e numerosissime ordinanze della Provincia di Salerno di chiusura di strade di sua competenza).

    Pertanto, essendo la bozza di atto aziendale ufficiosamente pubblicata dal Direttore Generale dell’ASL Salerno chiaramente illegittima e palesemente iniqua, dal momento che, da un lato, viene varata in assenza della definitività del piano ospedaliero (come dettosub judice) e, dall’altro, contiene una enormità di contraddizioni e di disparità di trattamento tra presidi ospedalieri e presidi ospedalieri, che per vero caratterizzano anche il Decreto 33/16 del Commissario ad acta, sia in merito alle prestazioni erogate che in marito al bacino di utenza rappresentato.

    Alla luce di quanto sopra, si insiste nella richiesta di sospensione di ogni iniziativa che vada nella direzione dell’adozione, mediante pubblicazione ufficiale, dell’Atto aziendale in relazione alla rete ospedaliera dell’ASL Salerno.

    Con doverosa osservanza

    Dalla casa comunale, lì 26/09/2016

    Avv. Gabriele Iuliano

    Oggetto: richiesta di audizione urgente su nuovo atto aziendale dell’A.S.L. Salerno – Ospedale di Roccadaspide. Al Presidente Commissione Sanità, ai Sindaci Val Calore, Alburni e Alento

    Ill.mo Sig. Presidente,

    in questi giorni è stato pubblicato sul sito dell’A.S.L. Salerno un documento definito “Bozza di Atto Aziendale” con cui il Direttore Generale dell’A.S.L. Salerno avrebbe di fatto cancellato l’Ospedale di Roccadaspide, sulla scorta del Piano ospedaliero varato con Decreto del Commissario ad acta n. 33/16 del 17/05/2016.

    Il suddetto decreto commissariale è stato impugnato dinanzi al Tar Campania per la evidente contraddittorietà ed illegittimità che lo caratterizza, soprattutto nella parte in cui non considera la espressa deroga prevista dal D.M. 70/16 per le aree c.d. montane ed interne (oltre che per le isole) e, quindi, negaal P.O. di Roccadaspide la classificazione di ”Ospedale di base sede di Pronto Soccorso”, pur rispettando lo stesso tutti gli standard previsti dalla legge ed avendo tutti i requisiti per essere classificato tale.

    Come è ben noto la realtà territoriale del P.O. di Roccadaspideha una sua chiara specificità (soprattutto sul piano geomorfologico), dal momento che si tratta di un ospedale collocato in un territoriointeramente montano nell’ambito del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni; che serve un territorio con caratteristiche geomorfologiche difficilissime ed estremamente disagiate; con una rete viaria completamente fatiscente ed una popolazione prevalentemente anziana che rappresenta in molti comuni del distretto il triplo della media regionale e che è bisognosa di condizioni di urgenza maggiori con necessità di ricovero in confronto ad una popolazione di età giovanile adulta; è un ospedale che garantisce assistenza ed adeguata risposta sanitaria ad una popolazione di oltre 22 comuni disseminata su circa800 Km.quadrati, proveniente in massima parte dai territori degli Alburni-Calore-Alento, oltre che a numerosi pazienti della provincia di Salerno; è un P.O. che mantiene livelli di spesa ben inferiori agli altri presidi ospedalieri, dal momento che presenta una condizione di totale e piena osservanza ai criteri e ai parametri stabiliti dalla normativa nazionale e regionale vigente, con parametri che altri P.O. non possono vantare in termini di occupazione di posti letto (per il 2014 è stata del 94%), dotazione, strutture e attrezzature presenti, con una caratteristica di virtuosità tra le più alte in Regione Campania.

    Non senza considerare la gravissima condizione infrastrutturale della rete viaria, completamente carente e fatiscente (vi sono con frane che da anni hanno isolato interi comuni e numerosissime ordinanze di chiusura di strade provinciali).

    Pertanto, essendo la bozza di atto aziendale pubblicata dal Direttopre Generale dell’ASL Salerno chiaramente illegittima e palesemente iniqua, dal momento che, da un lato, viene varata in assenza della definitività del piano ospedaliero (in ogni caso sub judice) e, dall’altro, contiene una enormità di contraddizioni e di disparità di trattamento tra presidi ospedalieri e presidi ospedalieri, che per vero caratterizzano anche il Decreto 33/16 del Commissario ad acta,

    si chiede

    l’audizione urgente ed immediata del sottoscritto al fine di attivare un proficuo e necessario confronto, per vero da tempo richiesto non solo al Commissario ad acta della regione Campania ma anche al Direttore Generale dell’A.S.L. Salerno, al fine di discutere ed analizzare la specificità territoriali in una ottica di miglioramento del Piano regionale e di assicurare condizioni di tutela sanitaria e di giustizia a tutti i territori e a tutte le popolazioni della Regione Campania.

    In attesa di un cortese, sollecito riscontro, doverosamente si ossequia.

    Dalla casa comunale, lì 26/09/2016

    Avv. Gabriele Iuliano

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