Consorzio Bonifica Destra Sele e Paestum, fronteggiata la seconda piena dei fiumi con successo

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    Le infrastrutture dei Consorzi di Bonifica Destra Sele e Paestum hanno fronteggiato la seconda piena di carattere eccezionale di questo inverno. Pagano la regolamentazione delle serre e la buona manutenzione delle opere.

    Nella notte tra ieri ed oggi si è osservata una nuova eccezionale ondata di piena del fiume Sele, seguita alle intense e persistenti precipitazioni cadute su tutto il bacino imbrifero, e con accentuazione di carico sulle portate provenienti dagli affluenti Tanagro e Calore lucano. Alla diga traversa di Serre Persano, il Sele ha raggiunto una portata che ha superato i 209 metri cubi d’acqua al secondo, per poi calare a 175 metri cubi al secondo nella mattinata appena decorsa. Alle ore 9 di stamane il colmo di piena sul Sele è stato segnalato a valle della diga dall’idrometro della Protezione civile posto ad Albanella che ha esitato un livello di 7 metri e 23 centimetri sullo zero idrometrico.


    “Abbiamo assistito in queste ultime ore al secondo evento di piena eccezionale dopo quello intervenuto lo scorso 24 gennaio, il quale aveva avuto una portata leggermente superiore – affermano Vito Busillo e Roberto Ciuccio, rispettivamente presidenti del Consorzio di bonifica in destra del fiume Sele e del Consorzio di Bonifica di Paestum, enti che gestiscono la diga-traversa di Serre Persano. “Parliamo due eventi eccezionali consecutivi e per ritrovarne altri simili bisogna andare indietro nel tempo di almeno 50 anni – ricordano Busillo e Ciuccio.

    “Le infrastrutture tutte dei Consorzi di bonifica in destra e sinistra del fiume Sele hanno sostanzialmente tenuto, esaltando il lavoro di manutenzione ordinaria e straordinaria quotidianamente effettuato dagli enti e pagati quasi totalmente dall’utenza agricola mediante il tributo di bonifica – dichiarano Vito Busillo e Roberto Ciuccio.

    Per i presidenti dei due enti di Bonifica “È in momenti come questi che si evidenzia tutta l’utilità non solo delle opere di bonifica – dai canali della rete colante alle idrovore – ma anche del lavoro quotidiano di presidio del territorio svolto dai Consorzi di bonifica, i quali hanno prestato particolare attenzione alla regolamentazione dello smaltimento delle acque nelle reti colonati, provenienti sia dai fondi rustici che da queli urbani”.

    In particolare per Busillo “L’adozione del regolamento per il rilascio delle autorizzazioni alle serre, basato sul principio dell’invarianza idraulica, ha consentito che nonostante si sia verificato un evento di pioggia critico, accompagnato da un evento di piena eccezionale, nessun fondo agricolo si è allagato”.

    Il Consorzio Destra Sele ha ridefinito nel 2016 alcuni criteri per il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di impianti serricoli.

    “L’aspetto fondamentale del Regolamento è che in questi anni di vigenza abbiamo consentito di realizzare serre su tutto il comprensorio di bonifica – precisa Busillo – seppure con opportuni
    e indispensabili accorgimenti volti a evitare carichi eccessivi di impermeabilizzazione dei suoli. Ciò a vantaggio sia degli imprenditori agricoli che hanno inteso investire in nuovi impianti serricoli e sia degli altri agricoltori che, giustamente, chiedono che siano difesi i loro terreni dalle esondazioni dei canali”.

    Gli imprenditori agricoli in questi anni hanno potuto realizzare gli impianti serricoli garantendo l’invarianza idraulica nel drenaggio delle acque. Vale a dire: la portata di acqua che giunge nella rete di bonifica a seguito della costruzione di un impianto serricolo, è la stessa di quella che giungeva prima che si costruisse l’impianto medesimo.

    L’invarianza idraulica viene garantita sia mediante vasche di laminazione nelle zone a pericolosità idraulica e sia, nelle zone non idraulicamente pericolose, con vasche e stradoni drenanti. La costruzione degli impianti e delle strutture di laminazione e drenaggio, inoltre, deve rispondere ad una precisa normativa tecnica, che consente, mediante il rallentamento della velocità di corrivazione delle acque ed il loro parziale assorbimento, di non avere un impatto ulteriore sui volumi e sui livelli della rete colante e del fiume.

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