L’eroe delle Notti Magiche, Totò Schillaci, non ce l’ha fatta. Il mondo del calcio perde il grande protagonista, e capocannoniere con sei gol, di Italia ’90. Tutti noi perdiamo un uomo straordinario.
Schillaci resta per tutti noi l’uomo che accese un’estate e un paese intero. Ci lascia a 59 anni per un tumore al colon ed era già stato operato due volte. È stato un grande esempio di resistenza contro una malattia subdola e spietata. L’ex bomber della Nazionale si era sposato due volte, con Rita e Barbara.
Lascia tre figli: Jessica, Mattia e Nicole. Schillaci ha mosso i primi passi nel Messina. Con due grandi allenatori: prima con il professor Franco Scoglio, poi con Zdenek Zeman. Ed è proprio il tecnico boemo a lanciarlo in B. Schillaci ripa la sua fiducia con 23 gol. Nel 1989 il balzo in avanti con l’arrivo alla Juventus.
Un anno magico il suo, 15 reti in 30 gare di campionato, che convincono il c.t. dell’epoca, Azeglio Vicini, a convocarlo per i Mondiali di Italia ’90, torneo nel quale un paese intero sogna il quarto titolo iridato, otto anni dopo il Mundial di Spagna ’82. Inizialmente Totò è una riserva di Andrea Carnevale, ma il suo gol all’Austria, quattro minuti dopo il suo ingresso in campo, stravolgono le carte in tavola.
L’ex calciatore era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico a Palermo….continua a leggere dalla fonte
fonte:IlMessaggero
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