Mozzarella, commissariato il Consorzio. Zaia: "Il Presidente annacquava il latte"

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    MozzarellaCaserta  – Latte di bufala annacquato dal presidente in persona, lo stesso che, nel programma operativo, aveva annunciato misure per «consolidare ancora di più la qualità e l’eccellenza della mozzarella nelle aree Dop (Caserta, Salerno, Napoli, Benevento e province di Roma, Latina, Frosinone e Foggia). E il ministro Zaia commissaria il consorzio di tutela.

    «Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala». Lo ha rivelato dai microfoni della trasmissione «Alfonso Signorini Show» in onda su Radio Monte Carlo il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia.


    «Ho commissariato il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala, perché – ha spiegato il ministro – durante i controlli lo stesso presidente del Consorzio è stato sorpreso annacquare il latte. Ho già firmato un Decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione».

    «Da due anni a oggi – ha proseguito il ministro – la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella Grande Distribuzione hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere Mozzarelle di Bufala poiché contenevano almeno il 30% di latte di vacca».

    L’atto amministrativo in questione è datato giovedì 14 gennaio ed è stato reso pubblico in questi giorni, dopo la notifica ai diretti interessati. Così Zaia precisa, in una nota, le modalità di comunicazione di quanto accaduto oggi. «Ho ritenuto opportuno accelerare i tempi – continua il ministro Zaia – attraverso i quali fornire informazioni sul commissariamento del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, perché lo stesso era stato oggetto di un’intervista molto puntuale da parte di una troupe delle Iene. Dunque, il rischio che si arrivasse ad un’informazione non corretta e allarmistica era alto». «A Milano, l’altro ieri – ha proseguito Zaia – la “iena” Giulio Golia si era improvvisamente parata innanzi a me con domande precise e articolate riguardanti le procedure amministrative in corso. È stata la riprova che, quanto si stava già propagando in diversi mezzi di informazione, aveva trovato documenti a riscontro». «Non potevo a quel punto fare altro che governare la situazione a tutela dei consumatori, evitando quindi che si pensasse a un problema alimentare che non esiste e non è mai esistito – ha concluso il ministro – e a tutela di uno dei più importanti prodotti Dop che si producono in Italia».

    Il presidente del consorzio: è un dato abnorme. «È fuori da ogni cognizione e abnorme il dato reso noto dal ministro Zaia secondo il quale dai controlli effettuati a novembre nella grande distribuzione sia stato rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala». Lo dice Luigi Chianese, il presidente del consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, ente commissariato oggi. «Faccio questa affermazione – ha spiegato Chianese – innanzitutto per tranquillizzare i consumatori. Quella che arriva sulle loro tavole è vera mozzarella di bufala. I dati a cui fa riferimento il ministro non sappiamo da dove arrivino. Sappiamo, e siamo felici di questo, che è stata nominata una commissione d’inchiesta che speriamo faccia presto luce anche sulla questione delle lettere anonime e delle illazioni di ogni genere che da due anni non fanno che gettare fango sull’intera filiera della bufala».

    Coldiretti: avevamo chiesto cambiamento. «Da tempo ritenevamo che sia la compagine che il modus operandi del consorzio doveva avvalersi di un maggior contributo delle imprese agricole e in particolare degli allevatori. Questa situazione, più volte denunciata, anche alla luce dei problemi di carattere sanitario attraversati negli ultimi anni, ci aveva portato a chiedere a una modifica della composizione del consorzio per rilanciare un comparto che usciva da un tunnel maledetto».

    Lo dice Vito Amendolara, direttore regionale della Coldiretti campana in merito al commissariamento del consorzio di tutela della mozzarella di bufala. «Anche se sul piano dell’immagine questa iniziativa crea problemi, comunque circoscritti e sui quali attendiamo documentazioni ufficiali, l’auspicio è che nella terra dei commissariamenti – conclude Amendolara – si riesca a risalire la china in maniera definitiva per un comparto che dà lustro alla Campania sul piano economico consegnando risposte concrete alle aziende zootecniche».

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