Capelli? Averne cura, puliti e sani

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    Osservando i capelli possiamo farci subito una prima impressione di una persona: dei suoi gusti, del suo temperamento, della sua vitalità, della cura che ha per sé stessa. di qualsiasi colore o sfumatura siano, di struttura robusta o fine, lunghi, medi o corti, mossi o lisci: ci colpiscono soprattutto se sono luminosi, cioè se riflettono la luce.

    Qual è la prima cosa che notiamo di una donna (a volte anche di un uomo), seppure visto di spalle? Senz’altro sono i capelli. Vi sono popoli che li nascondono accuratamente perché ritengono che costituiscano un richiamo sessuale troppo irresistibile.

    Noi ne gustiamo la vista e riusciamo a farci subito una prima impressione della persona: dei suoi gusti, del suo temperamento, della sua vitalità, della cura che ha per sé stessa.

    Di qualsiasi colore o sfumatura siano, di struttura robusta o fine, lunghi, medi o corti, mossi o lisci: ci colpiscono soprattutto se sono luminosi, cioè se riflettono la luce.

    Le condizioni per avere capelli luminosi ed attraenti sono poche ma inderogabili. Dovranno: essere puliti godere di buona salute

    LO SHAMPOO OGNI GIORNO?

    Come sempre succede, anche su questo argomento le opinioni sono le più diverse, anche tra gli esperti del settore. Possiamo dire che la frequenza dei lavaggi dipende molto dal tipo di capello e dalle condizioni di vita: i capelli secchi si sporcheranno meno in fretta, e chi vive in montagna o al lago sentirà minore bisogno di shampoo frequenti rispetto a chi vive e lavora in città o in zone industriali o con molto traffico. Grande importanza ha però anche lo shampoo usato. Guai a voler “sentire cantare i capelli”, come affermano in tante persone. Il tipico rumore dei capelli appena lavati, al passaggio del pettine, segnala che sono puliti si, ma anche eccessivamente sgrassati. Alla lunga non possono che rimanere sfibrati e anche opachi, a causa del trattamento drastico.

    Lo shampoo va quindi scelto di tipo delicato, possibilmente con sostanze trattanti. Anche se lo shampoo non è un impacco, quindi per sua natura rimane a contatto con i capelli per un tempo limitato, è pur sempre utile che i tensioattivi siano coniugati con sostanze che accarezzino e stabilizzino il fusto del capello e che prevengano ogni irritazione del cuoio capelluto… Estremizzando potremmo affermare: meglio lavaggi più frequenti con un prodotto davvero delicato e ben formulato, rispetto a minore igiene e con detergenti più aggressivi.

    Inoltre è bene tenere presenti alcune regole di base, durante il lavaggio: bagnare abbondantemente la capigliatura prima di applicare lo shampoo l’acqua deve essere né troppo fredda (riduzione dell’azione lavante) né troppo calda (potenzialmente irritante per il cuoio capelluto) distribuire in modo uniforme il prodotto sui capelli; meglio versarlo prima in un dosatore o nel palmo della mano per controllarne la quantità e la diffusione massaggiare il cuoio capelluto con i polpastrelli delle dita, eseguendo piccoli cerchi e delicate pressioni; evitare assolutamente di eseguire movimenti vasti con i palmi delle mani perché ciò rischierebbe di far aggrovigliare i capelli se i capelli sono lunghi, far penetrare lo shampoo presente con delicate pressioni dei palmi, quasi si voglia tamponare con delle spugne.

    Per questa operazione si può aggiungere una piccola quantità di prodotto detergente, tenendo però presente che il capello si sporca molto di più vicino alla radice e che la parte rimanente viene lavata perfettamente con questi delicati tocchi l’operazione più importante è l’abbondante risciacquo solitamente non occorre un secondo “passaggio”; meglio un lavaggio relativamente frequente che mantenga i capelli e il cuoio capelluto puliti, rispetto a ripetuti cicli durante un solo lavaggio, i quali rischierebbero di rendere i capelli “elettrici” (aumentando l’elettrostaticità) e ribelli al pettine, oppure molli. Ovviamente l’eccezione conferma la regola: se si è fatto un trattamento con una maschera molto unta oppure ci si è sporcati molto, due o più lavaggi possono essere necessari.

    ASCIUGARE: COME?

    Da bagnati, i capelli sono particolarmente delicati e fragili. Tra l’altro, si allungano di più, quindi bisogna evitare di “tirarli” durante l’asciugatura, per esempio in bigodini stretti, fasce o con la spazzola, altrimenti si spezzano facilmente. Inoltre, se si debbono pettinare per togliere dei nodi (ma molto meglio sarebbe evitarli, con operazione lavante molto oculata e con uso di balsamo!), allora conviene usare un pettine di legno con denti molto larghi e procedere con estrema cautela. Se i capelli sono lunghi, si terranno con una mano nella parte alta quando si pettinano le punte. Il calore di fon, lampada e casco è più intenso della temperatura ambiente. Se è appena possibile, concedetevi ogni tanto un’asciugatura all’aria per far riposare la capigliatura. Per la piega, in questo caso si può ricorrere ai buoni vecchi bigodini, specie se morbidi. Quando si usa il fon, evitare di avvicinarlo troppo ai capelli; l’asciugatura – è vero – è più rapida, ma l’effetto stressante è maggiore.

    “CENTO COLPI DI SPAZZOLA AL GIORNO”

    Era l’insegnamento passato alle ragazze, per molte generazioni. Per avere capelli forti e lucidi, è ancora valido questo consiglio? Non sempre, anzi, abbastanza raramente. Non tutti i capelli sono adatti a questo trattamento, il quale può anche strapparne tanti. Per non parlare della piega che potrebbe non resistere. Certo, dopo una spazzolata, i capelli si presentano più lucidi perché eliminiamo residui di lacca o delle sottili polveri presenti nell’aria. Ma è meglio procedere con cautela, con una spazzola molto morbida e antistatica. Non deve essere presente gel o altro che opponga resistenza alla spazzola, altrimenti questa sembrerà un cuscino, dopo l’operazione: piena di capelli strappati. E bastano pochi colpi per ridare lucentezza e volume ai capelli.

    BALSAMO. ANZI, DI PIÙ

    Il balsamo dopo-shampoo è davvero un must. Svolge diverse funzioni: scioglie i nodi facilita la pettinatura dei capelli, anche da bagnati secondo la formulazione, contiene sostanze “ristrutturanti” che permettono alle “tegole” del capello di aderire bene al fusto e rimanere resistenti conferisce lucentezza ai capelli può contenere molecole riflessanti o leggermente coloranti, le quali resistono fino al prossimo lavaggio, o anche per alcuni lavaggi. Chi ha capelli secchi e ribelli lascerà il balsamo ad agire, fino a qualche minuto, come se fosse un impacco. Chi invece ha capelli fini e tendenti al grasso procederà subito al risciacquo per evitare che diventino troppo “molli”, e con una piega poco resistente.Se le punte sono a rischio di spezzarsi o dividersi, per esempio dopo un soggiorno al mare oppure dopo trattamenti come permanente o decolorazione, si può applicare una quantità più abbondante di balsamo sulle punte e massaggiare per un minuto o due.

    fonte:bottegadilungavita

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