L’alzheimer, quella grave patologia degenerativa, che porta le persone a spegnersi lentamente, perdendo progressivamente la padronananza delle proprie azioni, delle proprie capacità cognitive e della propria esistenza, potrebbe presto essere “smascherata” con largo anticipo, grazie ai risultati di una recente ricerca australiana sulla malattia: un test innovativo sarebbe in grado di predirne il rischio.
Largo, larghissimo preavviso e anticipo, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, guidati da David Bounce del Centre for Mental Health Research dell’Australian National University di Canberra: la malattia di Alzheimer, grazie a un test innovativo, si potrebbe predire ben vent’anni prima della sua insorgenza.
Pochi secondi e la previsione, per giocare davvero d’anticipo e non essere colti impreparati dall’arrivo della patologia, è fatta. Infatti, il test, semplice e veloce, secondo i ricercatori australiani che l’hanno messo a punto, sarebbe in grado di stabilire in modo affidabile l’eventuale predisposizione allo sviluppo della demenza cognitiva, nota come Alzheimer.
Come riportato sulle pagine della rivista scientifica PlosOne, il test è facilmente effettuabile e sarebbe consigliato ai soggetti di età compresa tra 44 e 48 anni: l’esame mira a identificare le minuscole lesioni nella materia bianca di uomini e donne, indici del possibile sviluppo futuro della malattia. Predire il rischio di sviluppare l’Alzheimer consentirebbe una diagnosi tempestiva, monitoraggio attento dell’evoluzione della malattia e, grazie all’impiego di farmaci innovativi sin dai suoi esordi, il suo controllo o, addirittura, la sua regressione.
fonte: tantasalute.it
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