L’osteoporosi è un problema reale, una malattia che accompagna, con riflessi negativi sulla qualità di vita, quotidianamente migliaia di donne italiane: circa una su quattro dopo i cinquant’anni, secondo le stime. Dalla ricerca spunta un nuovo alleato della prevenzione di questa malattia delle ossa, il pomodoro o, meglio, il succo di pomodoro, ricco di licopene.
Basterebbero due bei bicchieri al giorno di succo al pomodoro per “levarsi l’osteporosi di torno”: è proprio questo che è emerso da uno studio condotto da un team di ricercatori canadesi, dell’Università di Toronto, e pubblicato sulle pagine dell’autorevole rivista scientifica Osteoporosis International. Il merito? Tutto, o quasi, della molecola già ben nota per le sue proprietà benefiche e protettive dal tumore alla prostata, il licopene.
60 le donne coinvolte nella sperimentazione, di età compresa tra i 50 e i 60 anni, già approdate alla menopausa: inizialmente le donne hanno eliminato ogni traccia di pomodoro e derivati dalla dieta per circa un mese, scatenando un incremento nel sangue del livello di N-telopeptide, una molecola prodotta quando le ossa si fratturano.
Durante i quattro mesi seguenti, le donne sono state suddivise in quattro gruppi, somministrando alle componenti del primo il succo di pomodoro, a quelle del secondo la bevanda con una quota extra di licopene e a quelle del terzo alcune pillole contenenti la sostanza e a quelle del un placebo.
Concluso il periodo di osservazione, i risultati hanno lasciato davvero poco spazio ai dubbi: le donne che hanno assunto il licopene, sia nel succo di pomodoro sia nelle compresse, hanno mostrato una diminuzione del livello di N-telopeptide. Il pomodoro, per le donne, è un vero toccasana, per il gusto in cucina, ma anche per la prevenzione dell’osteoporosi.
fonte: tantasalute.it
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