Natale alle porte, tempo di grande freddo: manca poco all’inizio ufficiale delle lunghe festività natalizie e un’ondata di gelo, accompagnata da temperature rigide, neve e ghiaccio, si è abbattuta su gran parte della Penisola. Il termometro scende sotto lo zero, i denti battono, i brividi aumentano, ma non solo, anche la salute corre alcuni importanti pericoli, dall’influenza ai disturbi gastrointestinali, ecco i consigli degli esperti.
Le giornate sono sempre più fredde, soprattutto per colpa o per merito dell’aria gelida di provenienza artica, ma, meglio non lasciarsi intimidire dalla colonnina di mercurio in discesa libera ed evitare di chiudersi in casa spingendo sull’acceleratore del riscaldamento. Infatti, il rifugio dentro le pareti di casa non è sempre la scelta migliore per contrastare la comparsa dei malanni di stagione.
Sindromi paranfluenzali, virus influenzale vero e proprio, tosse, raffreddore, mal di gola, febbre: ecco solo alcuni dei malanni tipici dell’inverno, che, complice il grande freddo, promettono di diffondersi in modo più rapido e capillare.
Il freddo favorisce la comparsa dei disturbi da raffreddamento, dell’influenza e la trasmissione dei virus influenzali, ma la strategia giusta per proteggere l’organismo da pericolose aggressioni esterne, non è tapparsi in casa e riproporre un clima estivo surreale. Infatti, come sottolinea il professor Italo Farnetani, specialista in Pediatria, dell’Università di Milano-Bicocca, “il vero rischio del grande freddo è proprio questo, soprattutto per i più piccoli. Ovvero il pericolo che, per proteggerli dal gelo, i genitori finiscano per farli ammalare”.
Meglio non esagerare con il riscaldamento tra le pareti domestiche, quindi, e restare sempre entro i 19 gradi, perché “è meglio un maglione in più, piuttosto che radiatori accesi tutto il dì” ha aggiunto il pediatra. Temperature troppo alte, riscaldamento selvaggio e senza tregua rischiano di rendere troppo secca l’aria respirata e, di conseguenza, di seccare anche l’apparato respiratorio, favorendo la comparsa di fastidiosi disturbi, come la tosse e il mal di gola.
Da non sottovalutare l’importanza del ricircolo dell’aria, è necessario aprire quotidianamente le finestre, almeno per 45 minuti, anche in presenza di temperature proibitive, perché, come sottolinea Farnetani “è, infatti, fondamentale depurare l’aria da agenti infettanti che rischiano di farci ammalare”.
Per scongiurare la secchezza dell’aria, sono molto utili i vaporizzatori elettrici, e, in mancanza del supporto tecnologico, “è sempre valido un vecchio rimedio della nonna: tenere due asciugamani bagnati sui radiatori accesi, facendo attenzione a cambiarli ogni volta che si asciugano” ha continuato l’esperto.
fonte: italiasalute.it
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