“Mia figlia è di fede islamica e non entra in chiesa”. Concerto rinviato.

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    Una caso di intolleranza religiosa e razziale al contrario? Rasenta l’assurdo ma è proprio quello che sembra avvenuto nella piccola cittadina di Albanella. Era tutto pronto perché la recita natalizia dell’Istituto omnicomprensivo di Albanella si svolgesse: autorizzazioni ottenute, nulla osta della Parrocchia, i ragazzi protagonisti del recital preparati e smaniosi del “debutto”, la storica e caratteristica architettura del Santuario di S. Sofia pronta ad ospitare lo spettacolo natalizio.


    Ed è stato proprio questo l’intoppo: lo scenario doveva essere il meraviglioso Santuario di Santa Sofia, fulgido esempio della storica devozione degli Albanellesi all’amata Santa patrona…se non fosse stato che tra i protagonisti della recita vi fosse Alisa (nome di fantasia), di religione musulmana. Appurata la sede del recital natalizio, la famiglia della ragazzina ha immediatamente fatto intendere che avrebbe vietato ad Alisa di entrare in quel Santuario.

    Santuario di Santa Sofia
    Santuario di Santa Sofia in Albanella

    <<Mia figlia non entrerà in quella chiesa, siamo di religione islamica.>>, queste le decise parole del padre della giovane secondo la ricostruzione dei fatti. Di qui il dietro front della preside del presidio scolastico, la quale ha deciso di far svolgere la recita all’interno della struttura scolastica. La notizia, come evidente, ha fatto il giro del paese, giungendo alle orecchie di Padre Antonio Russo, attivissimo parroco del Santuario di Albanella, felicissimo di ospitare nel Santuario lo spettacolo natalizio degli adolescenti Albanellesi. La motivazione del dietro front delle istituzioni scolastiche lo ha particolarmente turbato, considerata soprattutto la grande attenzione prestata dal prelato in questi anni alla politica di avvicinamento alla Chiesa dei giovani e giovanissimi della comunità, ed ha pertanto subito contattato la preside per chiarimenti (sperando in una smentita!).

     <<La giovane Alisa, è tra gli allievi che porteranno in scena il concerto natalizio e deve partecipare alla stessa poiché è fondamentale nella riuscita della rappresentazione. Quindi lo spettacolo non si svolgerà più all’interno del Santuario!>> questa la motivazione che padre Antonio si è sentito ribattere dalla preside di Albanella, di fatto pietrificandolo.

    E così è stato: niente più recita in Santuario. La rappresentazione dei giovani scolari si è svolta all’interno dell’Istituto scolastico di Albanella tra lo sbigottimento e la delusione di tanti genitori.

    Un caso di intolleranza religiosa al contrario o il semplice risultato della laicizzazione delle istituzioni scolastiche Albanellesi, sempre più alle prese con giuste politiche di integrazione?

    Resta il fatto che il dibattito in paese si è aperto, trovando favorevoli e contrari all’iniziativa del presidio scolastico di Albanella.

     

    Come sempre la redazione rimane a disposizione dell’Istituto omnicomprensivo e degli altri protagonisti della vicenda per eventuali repliche o chiarimenti.

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