Capaccio. Caso Marino, due indagati per aver profanato le tombe dei genitori del primo cittadino

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    Il Sindaco di Capaccio Pasquale Marino

    Capaccio. Due gli indagati per la profanazione della tomba dei genitori del sindaco Pasquale Marino e l’incendio dell’archivio storico negli uffici comunali, avvenuto nella serata di domenica scorsa. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati agli operai comunali A. S. e E. M.

    Il provvedimento è scattato giá nella giornata di lunedì. Violazione della tomba dei coniugi Michele Marino e Filomena Gorga, sottrazione di cassette contenenti le ossa e danneggiamento con il fuoco dell’ufficio e dell’archivio del cimitero di Capaccio, sono i presunti reati contestati ai due. Alla base del provvedimento, emesso dal pm Umberto Zampoli, le indagini effettuate dai carabinieri di Capaccio dalle quali sono «emersi sospetti sui due operai dipendenti della societá “Capaccio servizi” per la gestione dei servizi cimiteriali, in quanto giorni addietro hanno avuto contrasti con la direzione della predetta societá per questioni legate alle loro mansioni all’interno del cimitero», si legge nel provvedimento, al quale ha fatto seguito una perquisizione effettuata nella stessa giornata di lunedì sia nelle abitazioni dei due indagati che nelle loro autovetture.


    La finalitá delle perquisizioni – che non hanno avuto esito positivo – era il possibile rinvenimento delle teche sottratte nella serata di domenica contenenti le ossa di coniugi Michele Marino e Filomena Gorga. Teche ritrovate in un cunicolo il giorno dopo, martedì 22, dallo stesso S. Uno dei punti cardine dell’inchiesta è la riunione che i lavoratori hanno avuto con la direzione della societá.
    Al momento, si attendono i risultati di tutti i rilievi effettuati dal nucleo dei carabinieri della scientifica di Salerno. Sono state rilevate tutte le impronte digitali sia negli uffici comunali che nella cappella di famiglia di Marino.
    L’episodio si è verificato nella tarda serata di domenica. Ad attirate l’attenzione di operatore del cimitero, che stava rientrando a casa, è stato proprio il fumo che fuoriusciva dagli uffici. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale.

    Una vicenda che sta facendo molto discutere nella comunitá di Capaccio Paestum e non solo, e da tutti giudicata con molta fermezza come un atto vile e deprecabile. Il primo cittadino sin da subito aveva chiarito che coloro che avevano compiuto un simile gesto non avrebbero avuto nessun perdono

    fonte:lacittà

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