Albanella. Consiglio Comunale, 4 ore e 1/2 per approvare i punti all’o.d.g.

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    Forse un Consiglio Comunale da record per il nostro piccolo comune, 4 ore e 30 minuti per approvare i quattro punti all’ordine del giorno del civico consenso albanellese.

    Presenti al Consiglio Comunale il Sindaco Capezzuto, il vice sindaco Capozzoli, gli assessori Mazza, Vernieri, Lanza, Verlotta, i consiglieri di maggioranza Saponara ed Inglese, il consigliere Gaudiano (in ritardo) ed i consiglieri di minoranza Josca, Mirarchi, Cammarano e Scorziello. Assenti tra la file della maggioranza i consiglieri Russo ed Urti. L’Ass.re Suozzo, assente giustificato causa lutto familiare.


    Come detto nell’ultimo Consiglio Comunale, la seduta è iniziata con l’ascolto dell’inno italiano per commemorare i 150 anni dell’unità d’Italia.

    Subito in quarta il consigliere Josca ha chiesto al civico consenso di annullare la seduta odierna poichè, secondo lo stesso, in passato il presidente del Consiglio Comunale si fosse rifiutato di convocarlo. Proposta bocciata, si è passati al primo punto caldo ovvero la richiesta, da parte della minoranza di convenzionare il settore finanziario di Albanella con il  settore finanziario del Comune di Colliano.

    La proposta da parte della minoranza era quella di convenzionare il settore finanziario di Albanella con il settore finanziario di Colliano, individuando di già, chi dovesse essere il responsabile e cioè il dr Megaro (vecchia conoscenza del comuna di Albanella, all’epoca dell’amministrazione Josca era lui il resp. finanziario) a discapito dell’albanellese, dr Cammarano M. portando avanti la tesi che tale azione facesse risparmaire dei soldi (circa 4000€) al comune di Albanella.

    Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco di Albanella il quale da subito ha chiesto di mettere ai voti l’inammissibilità di tale richiesta e l’improponibilità appellandosi a quanto sancito dalla legge ed in particolare dall’art. 50 comma 10 del TUEL (Testo unico degli enti locali) che dice “il Sindaco e il Presidente della provincia nominano i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuiscono e definiscono gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna…” .

    Infatti, nonostante il parere tecnico sfavorevole dell’attuale responsabile del comune di Albanella poichè, in  primis non previsto dalla previsione del personale 2010-2013, poichè più onerosa (in quanto il dr Megaro è inquadrato come alto dirigente) ecc, il consigliere Josca ha cercato di ridicolizzare il parere del precedente portando avanti la tesi che non vi fosse scelta migliore per questo comune. Inoltre, lo stesso Josca, ha sostenuto come in passato il dr Megaro (allora era ragioniere) si fosse distinto nel suo operato da responsabile.

    Nel corso del suo discorso il consigliere Josca ha elencato parte del cursus honorum del responsabile del settore finanziario del Comune di Colliano tralasciando di allegare alla proposta un Curriculum Vitae Studi del proposto responsabile.

    Il consigliere Josca ed il consigliere Mirarchi

    In più, il consigliere Josca, ha riferito che una sua fonte (il consigliere Mirarchi) avesse sentito e o assistito ad una presunta telefonata partita del comune di Albanella per mano di un Assessore (Verlotta) verso il sindaco di Colliano con tono a dir poco “scoraggiante” cosa immediatamente smentita dallo stesso Verlotta e dichiarando come fosse avvenuto proprio il contrario.

    L’arringa del consigliere Josca è durata circa un’ora ma non ha scalfito la corazzata Capezzuto la quale ha votato per l’inammissibilità della proposta presentata appellandosi all’art. 50 del TUEL ( in parole spicciole, come dire, “se permetti, a casa mia decido io e non tu!”) ed avvalendosi del parere del responsabile albanellese.

    Dopo, quindi, un’ora di dibattito, gli animi si sono scaldati un pò e sono volate offese “politiche” da ambo le parti e con non poca difficoltà, il presidente del consiglio ha riportato l’ordine incitato dall’Ass.re Lanza il quale ha invitato tutti ad abbassare i toni.

    Terzo punto caldo, l’approvazione del Regolamento per la “Cessione del diritto di proprietà sulle aree destinate ad edilizia residenziale pubblica”, a relazionare il Sindaco il quale dopo aver letto il regolamento proposto sottolinando che tale azione è mirata alla realizzazione di edilizia pubblica ma non da destinare in fitto permanente, logicamente, avvantaggiando le vasce deboli e svantaggiate, ha ceduto la parola ed il presidente ha aperto il dibattito.

    Come al punto precedente, a prendere la parola è stato Josca preceduto dalla lettura di una lettera del consigliere Mirarchi, il quale, ha cercato di spiegare il suo “INDIGNATO” sottolineando come fosse stato importante dare vita ad una “urbanistica partecipata” cosa che, secondo lo stesso Mirarchi, il sindaco Capezzuto ed i suoi “guri” non hanno voluto.

    Secondo il consigliere Josca, tale regolamento non regolamenta un bel niente, se non quello di avvantaggiare i proprietari terrieri mentre evidenzia come fosse svantaggioso per le famiglie più disagiate. Lo stesso Josca ha spiegato come non fosse giusto avvantaggiare i proprietari dei lotti, e cosa più grave, che l’attuale amministrazione non avesse interpellato il popolo per decidere come e dove costruire queste residenze pubbliche.

    Dopo aver concluso l’intervento il consigliere Josca, ha ribattuto il sindaco Capezzuto leggendo un passo del PRG (Piano regolatore Generale) redatto nel 2002 dall’allora sindaco Josca ed approvato della Provincia di Salerno nel 2004. Infatti, lo stesso PRG già stabilisce le aree destinate a residenza pubblica, già dettaglia gli indici di costruzione e già assegna un diritto di privilegio ai proprietari delle aree cosa che è stata fortemente condannata, in precedenza, dai consiglieri Josca e Mirarchi.

    In aggiunta, il Sindaco ha sottolineato che l’Amministrazione, per quanto riguarda  il PUA (Piani Urbanistici Attuativi, che sono gli strumenti urbanistici di dettaglio, di iniziativa pubblica o privata, nati per dare concreta attuazione ad interventi di riqualificazione e di nuova urbanizzazione) ha interpellato, per lungo tempo, associazioni di categoria, cittadini e tecnici.

    In fase di votazione, il consigliere Cammarano faceva notare come all’interno del regolamento vi fossero delle norme legislative incongruenti con un articolo. Subito l’Ass.re Lanza confermava quanto detto del consigliere Cammarano riservandosi la facoltà di esaminare quanto sollevato aggiungendo, però, che nel caso di incongruità, in ogni caso, va tenuta conto la legge e non l’art. del regolamento.

    Il regolamento con 10 voti a favore e 4 sfavorevoli è stato approvato.

    Il Consiglio Comunale è continuato con l’approvazione degli altri due punti ( Locali ex Mattatoio comunale – cambio di utilizzazione d’uso e Monetizzazione da parte della ditta Lettieri e Lettieri srl di un’area in località fravita). Il primo dei due ultimi punti è stato approvato senza clamori in quanto ha destinato a deposi ed uffici comunali l’attuale ex Mattatoio sito in via della Fanciulla offerente, cosa differente all’ultimo punto in quanto i consiglieri di minoranza (Josca e Mirarchi) avrebbero intravisto ed ipotizzato un presunto raggiro della legge (Sportello Unico in questo caso) il quale senciva l’autorizzazione ad eseguire lavori a patto di destinate una parte a verde pubblico attrezzato e a parcheggi comunali.

    Nel relazionare, il vice sindaco, Capozzoli, ha sottolineato che quanto proposto è consentito dalla legge per cui è stato messo ai voti in consiglio comunale ed in più ha evidenziato la necessità di spostare verso il centro la realizzazione di aree attrezzate e parcheggi. Inoltre, secondo il PRG, la zona Fravita sarà già servita da parcheggi e spazi verdi. Quindi, in definitiva, la somma che incasserebbe il comune (circa 101.000,00€) verrebbe utilizzata al centro di Matinella.

    Con 10 voti favorevoli 3 astenuti (1 era assente) la proposta è stata approvata.

    Dopo oltre 4 ore di consiglio, alle ore 22.15, la seduta è stata sciolta.

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