Sindaco di Roccadaspide sulla vicenda idraulici forestali

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    Riceviamo e fedelmente pubblichiamo.

    Carissimi Signori,


    la vicenda degli operai idraulico forestali della Regione Campania ha assunto una dimensione drammatica.

    Nel corso della varie iniziative e delle numerose riunioni che sono state tenute, in pressoché tutti i territori interessati, la questione è emersa in tutta la sua gravita. Ma è emerso, però, con ancor più chiarezza e virulenza un dato indiscutibile: e cioè il fatto che il governo della Regione Campania sul tema è stato ed è tutt’ora completamente assente e sordo e che non intende assolutamente affrontare e risolvere il problema.

    Un atteggiamento questo inaccettabile e gravissimo.

    Ciò naturalmente si inserisce nell’assurda logica di governo regionale che tutti gli amministratori locali hanno dovuto – loro malgrado – fin qui sperimentare.

    Un atteggiamento che costituisce un ulteriore dimostrazione di come la Regione Campania si rapporti con gli Enti Locali e con gli amministratori del territorio.

    Le vicende dei trasporti, il mancato finanziamento delle Leggi 51/78, 50/85 e 42/79, il mancato rimborso delle rate di mutuo anticipate dai Comuni dal 2009 e di tante altre che riguardano direttamente gli Enti Locali, sono lì a testimoniare lo stato in cui oggi ci troviamo tutti ad operare.

    Una condizione oggettivamente impossibile, se a questo aggiungiamo i continui tagli e riduzioni di trasferimenti che anche il Governo centrale ha disposto a danno degli Enti locali.

    Si impone, quindi, una presa di posizione forte ed autorevole da parte di tutti.

    Ritengo che sia inammissibile che interi territori, già di per se fortemente depressi sul piano economico, sociale ed infrastrutturale, come i nostri Comuni del Cilento, in particolare le zone interne, possano essere ulteriormente e completamente abbandonati a se stessi, lasciati morire per effetto di una presa di posizione assurda e scellerata da parte della Regione Campania.

    La vicenda degli operai idraulico-forestali è ancora più grave se appena si considera che sono in gioco le sorti di oltre 2.000 famiglie della nostra provincia e quindi delle sorti dell’economia di interi paesi, soprattutto quelli montani.

    Ma è oltremodo gravissimo che su temi di così vitale importanza per la sopravvivenza  di intere aree territoriali (quelle interne) la posizione della Regione Campania sia così miope e gretta.

    La necessità di assumere interventi di maggiore sostegno rispetto alle politiche di salvaguardia e di tutela ambientale di tutti i territori montani costituisce una esigenza imprescindibile.

    Così come l’importanza della difesa dei territori e delle funzioni svolte dagli operai  forestali e, ancora più complessivamente, del ruolo che essi svolgono nella difesa del suolo e della tutela ambientale, in materia di assetto idrogeologico, di riforestazione, di rimboschimento, di antincendio, di bonifica montana, di protezione civile etc.., è un dato ancora più indiscutibile.

    Ciononostante, però, si è manifestata una vera e propria impossibilità di interlocuzione con il Governo regionale, che rende impossibile ogni ipotesi di soluzione del problema. Questo ci mette tutti in una condizione di oggettiva impossibilità di governare il processo di tutela ambientale complessivamente considerato e di garantire condizioni di stabilità agli operai idraulico-forestali, con tutti i risvolti che ne conseguono sul piano dell’impoverimento del sistema produttivo e, anche,  sul piano dell’ordine pubblico.

    Pertanto, in considerazione di quanto detto, ritengo che sia giunto il momento di far sentire forte la nostra posizione e, a questo punto, di coinvolgere seriamente sull’argomento tutti i soggetti responsabili di tutti i livelli istituzionali, richiamandoli appunto alle loro responsabilità, atteso che non abbiamo più alcun arma per garantire condizioni di giustizia, di equità e di tutela dei nostri territori, e dunque Vi propongo di rassegnare tutti e contestualmente, Sindaci, Presidenti delle C.M., Delegati alle singole C.M., Consiglieri ed Assessori comunali, le DIMISSIONI dalla carica ricoperta e consegnare il mandato del governo dei nostri territori, rimettendo ogni responsabilità al Prefetto della Provincia di Salerno.

    Sono convinto che solo in questo modo, nella condizione data, si potrà finalmente far sentire la nostra voce di protesta e immaginare una svolta nella risoluzione dei tanti problemi che affliggono i nostri territori.

    Al tempo stesso ritengo che debba essere indetta una imponente manifestazione di protesta che veda coinvolte tutte le componenti in campo, gli operai forestali tutti, le organizzazioni sindacali, tutte le associazioni degli Enti comunitari, nonché tutti gli amministratori comunali e i rappresentanti politici di riferimento territoriale, al fine di evitare che possa continuare incessante questa silenziosa quanto pericolosissima operazione di furto e di prevaricazione a danno di interi territori e di intere popolazioni. Le nostre.

    Per quel che mi riguarda, con la presente le mie dimissioni sono già pronte per essere sottoscritte.

    Invito Voi tutti a fare altrettanto e non accettare più di essere trattati come semplici servitori di voti di amministratori incapaci ed insensibili, oltre che come cittadini di serie inferiore.

    Chi ha senso di responsabilità e coscienza agisca con determinazione: ora o mai più!

    Dalla sede comunale, lì 04/10/2011

    Girolamo Auricchio

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