Albanella. In via di approvazione il nuovo PUC. Sindaco:”Più equità e maggiore sviluppo senza brutture”

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    Il Piano Urbanistico Comunale è pronto.

    Lo scorso 9 gennaio è stato approvato in Giunta Comunale il preliminare di piano dopo un lungo inter che ha visto la partecipazione di tanti cittadini, associazioni, imprese, enti pubblici e privati.
    Due anni di condivisione con i cittadini ed attori privilegiati poi tradotti con concrete azioni di piano. Il 10 gennaio scorso è stato presentato il PUC ai cittadini e ai tecnici del territorio che hanno fatto una serie di domante al redattore del PUC arch. Gianluca Voci e al Sindaco dott. Giuseppe Capezzuto.
    A partire dal 10 gennaio sarà in visione dei cittadini per 60 giorni presso la sede Comunale di palazzo Spinelli i quali potranno fare eventuali osservazioni al progettista del PUC.

    Giuseppe Capezzuto

    «E’ un momento di programmazione/pianificazione fondamentale per il futuro di Albanella e di partecipazione dei cittadini – ha detto il Sindaco di Albanella raggiunto dalla Redazione – l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale è un tassello importantissimo per la nostra comunità e dove tutti possono partecipare alle scelte che cambieranno, in positivo, il territorio comunale.
    Sono diverse le positività che abbiamo immaginato per il futuro di Albanella:


    • Intanto abbiamo risolto tutti quei problemi che creava il vecchio PRG, per es. la perequazione;
    • Abbiamo ridefinito il sistema di attuazione di molti comparti rendendo le procedure molto più veloci e più semplici;
    • Abbiamo pensato di rafforzare i nuclei originari con la creazione di vere aree urbane specializzate nel tentativo di stimolare la nascita di nuove attività e di nuovi servizi per i residenti e non solo;
    • Abbiamo rafforzato la dotazione generale di standard attraverso una puntuale qualificazione ma soprattutto;
    • Un nuovo disegno urbano più congruo e con maggiori possibilità di sviluppo che è stato elemento di guida ed ha supportato tutte le scelte progettuali;
    • Il ricorso al mq/mq e non più mc/mq che non stimolava il ricorso all’architettura di qualità;
    • Abbiamo immaginato un polo scolastico a Matinella in sostituzione dell’attuale che diverrà commerciale/residenziale/uffici, ecc.;
    • Abbiamo pensato di valorizzare l’area del museo civico, proteggere il centro storico e creare aree turistiche al capoluogo;
    • Abbiamo voluto valorizzare e tutelare San Cesareo nonchè razionalizzare l’area PIP diminuendo le cubature ma aumentando l’efficacia;

    e sono tanti ancora i vantaggi per il commercio e tutte le attività presenti sul nostro territorio – ha concluso Capezzuto».

    Ma capiamo meglio, cos’è il PUC?
    Il piano urbanistico comunale (PUC) è uno strumento di gestione del territorio comunale italiano, composto da elaborati cartografici e tecnici oltre che da normative (legislazione urbanistica) che regolano la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale del Comune di pertinenza. Il PUC nasce dalla necessità di aggiornare ed integrare il vecchio piano regolatore generale, aggiornato e ridefinito nel nuovo strumento dalle legislazioni regionali, in quanto in alcuni comuni d’Italia non rispecchia più le precedenti esigenze di coordinamento del territorio. Il nuovo PUC è redatto da tecnici specializzati in pianificazione urbanistica (urbanisti e pianificatori e/o architetti e ingegneri specializzati) con l’aiuto di geologi e di avvocati.

    Il compito dei cittadini
    Ogni cittadino o tecnico del comune di appartenenza può presentare al protocollo oppure agli sportelli come il SUAP una propria osservazione su norme del PUC in cui ha la possibilità di fare specifiche richieste o chiedere modifiche su tale normativa che secondo lui lede i suoi diritti. Il comune, motivandolo al consiglio comunale può accettare le richieste o respingerle; esso non è vincolato a soddisfarle. Le osservazioni al PUC si possono inoltrare prima dell’approvazione di tale strumento urbanistico.

    Periodo di Salvaguardia.
    È quel lasso di tempo in cui il PUC viene rivisto, modificato e approvato dal comune (dopo parere della Regione, tale parere è vincolante). In questo periodo di salvaguardia il PUC diventa esecutivo, ma non al 100% in quanto rimane esecutivo anche il PRG. Quindi si potrebbe avere la possibilità di scontrarsi con due normative sullo stesso argomento ma con differente contenuto. In questo caso il comune ed il tecnico devono applicare la normativa più restrittiva tra le due; da qui il termine salvaguardia. Se per esempio il PUC permette edifici alti 7.50 m dalla quota di riferimento, mentre il PRG li permette alti 19.50 m, va applicato il PUC perché è decisamente la normativa meno permissiva.

    Pertanto, il PUC, è uno strumento di trasparenza e partecipazione a cui tutti noi, cittadini, siamo chiamati a pertecipare nel bene futuro del nostro paese; è in questo momento storico di recessione che il nostro impegno e la nostra partecipazione saranno di importanza fondamentale per il futuro di tutta la collettività albanellese.

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