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Capaccio Paestum. L’avv Corradino scoperchia il vaso di Pandora dell’era Alfieri: 47 mutui in 5anni, milioni di euro di debiti e tasse e servizi alle stelle…

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Ieri sera, nella suggestiva cornice di piazza Santini a Capaccio Paestum, si è tenuto un comizio della candidata sindaco avv. Simona Corradino, il quale ha messo in luce una situazione economica allarmante per la comunità locale.

Nonostante il freddo insolito per il mese di maggio, una foltissima presenza di cittadini ha assistito con interesse agli interventi dei candidati sostenitori dell’avvocato Corradino.

Uno dei momenti più significativi dell’incontro è stato segnato dall’intervento dell’avv. Vecchio, il quale ha fornito dettagli sull’importante progetto del cinema Miriam. Ripercorrendo le fasi storiche legate all’amministrazione del compianto sindaco Palumbo, Vecchio ha sottolineato come quest’ultimo avesse programmato il processo di esproprio della struttura decadente, imponendo alla proprietà l’obbligo di procedere con l’abbattimento e lo smaltimento dei materiali a proprie spese e consegnando l’intera struttura alla collettività per fini sociali.


Purtroppo, tale piano non ha trovato attuazione dopo l’insediamento del sindaco Alfieri, il quale ha optato per un’interventistica finanziaria che ha comportato l’utilizzo di fondi pubblici (tot 3.500.000€ della collettività) per l’acquisto della proprietà decadente, l’abbattimento sempre con fondi pubblici, la ricostruzione della struttura sempre con fondi dei cittadini, lasciando tuttavia incompleta l’opera e destinando tutto il piano terra (quando ultimato) ai proprietari della struttura per farci business! Insomma, fondi dei capaccesi per consentire ai proprietari di svolger attività commerciali.

L’intervento dell’avv. Corradino, poi, con atti alla mano, ha rivelato anche il contenuto del cosiddetto “vaso di Pandora”, relativo ai mutui accesi dal Comune. Infatti, è emerso dal DUP approvato dal commissario prefettizio qualche giorno fa, che il numero dei mutui, che al 31 dicembre 2018 era di soli 8, è balzato a 47 alla fine del 2023, sollevando preoccupazioni sullo stato di salute economica dell’ente, a rischio dissesto finanziario. È stato evidenziato come siano stati contratti mutui per pagare altri mutui (uno di 5.000.000€ per esempio) e uno persino di 27.000€ per pagare dei servizi.

In un video proiettato in piazza, di una trasmissione dell’emittente StileTv di qualche anno fa, è emerso che la situazione finanziaria dell’ente era meritevole di attenzione da tempo; già nel 2018, il noto esperto amministrativista prof. Paolo Paolino (staff del sindaco Voza) aveva avvertito dell’importanza di gestire le finanze pubbliche, “…l’ente è febbricitante (38 di febbre!) e curabile con una semplice Tachipirina”– affermava il dott. Paolo Paolino – rimarcando che il futuro sindaco avrebbe dovuto amministrare con parsimonia e rigore, per evitare situazioni gravose sulla collettività.

Tuttavia, i segnali d’allerta del prof Paolino furono trascurati dal sindaco, Alfieri.

L’avv. Corradino, quindi ha rimarcato la gravità della situazione economica attuale: oltre 50 milioni di euro di debiti accertati al 31 dicembre 2023 rappresentano un onere insostenibile per i cittadini di Capaccio gravati dall’aumento delle tasse e servizi.
Gli amministratori (oggi per grandissima parte ricandidati nelle liste a sostegno del candidato sindaco avv. Gaetano Paolino), a quanto sembra, pare abbiano agito senza la dovuta attenzione, pensando di poter contare su risorse illimitate senza considerare le conseguenze delle loro scelte e le ricadute sui cittadini. L’evidente danno economico provocato dalle politiche finanziarie dell’era Alfieri ha fatto sì che i cittadini, ignari, si trovassero a dover fronteggiare le ripercussioni di una cattiva gestione.

L’insediamento, poi, di ieri mattina della commissione di inchiesta attivata dal prefetto di Salerno, su richiesta del ministro Piantedosi, ha evidenziato il severo rischio, qualora vengano accertate responsabilità a seguito di una irresponsabile gestione finanziaria ed amministrativa dell’ente, dell’ipotetico scioglimento del consiglio comunale se ad amministrare fossero gli stessi amministratori a cui si contesterebbero tali spregiudicate condotte.

Ovviamente non è mancata la parte relativa al programma elettorale ponendo l’attenzione sulle soluzioni percorribili per ridare dignità alla città di Capaccio Paestum e garantire alla collettività una non gravosa gestione dell’ente.

Insomma, una situazione davvero borderline e le tantissime persone che hanno riempito Piazza Santini, hanno assistito ad una “operazione verità” del candidato sindaco Simona Corradino, l’avvocato d’acciaio che non si è fatta intimorire dalla situazione lanciando un forte messaggio di mobilitazione per la comunità, invitando tutti a riflettere sulla necessità di un cambiamento radicale nella gestione della cosa pubblica, affinché Capaccio Paestum possa tornare a prosperare ponendosi dalla parte dei più deboli e contro chi specula sulle spalle dei capaccesi!

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