Piatti e bicchieri di plastica: ora si potranno finalmente differenziare!

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    Piatti e bicchieri di plastica: dal 1° maggio non più un rifiuto da discarica!

    Siglato dopo anni di indugi l’accordo nazionale: dal 1° maggio finalmente piatti e bicchieri di plastica sono rifiuti riciclabili: da ora sarà possibile conferire nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica anche le diffusissime stoviglie “usa e getta”!

    L’accordo nazionale è stato firmato a Firenze il 21 marzo 2012 dall’ANCI, l’associazione che raggruppa tutti i comuni italiani, ed il CONAI, il Consorzio nazionale degli imballaggi, ed è entrato in vigore già dal 1° maggio scorso, data a partire dalla quale piatti e bicchieri di plastica entrano a far parte ufficialmente nell’elenco dei prodotti di plastica riciclabile e possono essere raccolti come rifiuti da differenziare.


    L’accordo ha una importanza eccezionale, se si considera che secondo i dati del COREPLA, il consorzio affiliato del CONAI che ricicla gli imballaggi di plastica, con questo nuovo provvedimento si recupereranno circa 140 mila tonnellate di plastica all’anno che attualmente vengono destinate in discarica e che invece ora, con il riciclaggio, saranno destinate in gran parte per produrre combustibile.

    Ma attenzione: sia per questioni d’igiene, sia per evitare di “inquinare” il resto della raccolta differenziata, i piatti e i bicchieri non dovranno essere sporchi di cibo e dovranno quindi essere svuotati e puliti dai residui di alimenti prima di essere gettati nella pattumiera della plastica ed essere conferiti nella raccolta differenziata: «Non si chiede al cittadino di lavarli – ha detto all’agenzia Adnkronos Gianluca Bertazzoli, responsabile comunicazione del COREPLA – altrimenti sarebbe un controsenso», basterà dunque pulirli sommariamente anche con un fazzoletto, per rimuovere gli avanzi di cibo rimasti nel piatto o nel bicchiere.

    Non sono riciclabili stoviglie di plastica rigida riutilizzabili e le posate di plastica usa e getta

    La nuova disposizione riguarda tuttavia solo piatti e bicchieri di plastica monouso e NON le posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini) o i bastoncini per mescolare le bevande che, in base alla direttiva 2004/12/CE dell’Unione Europea, non possono essere considerati imballaggi e dunque non sono riciclabili (si dovrà continuare a conferirli nel secco indifferenziato). Come pure sono esclusi dal riciclaggio, e si dovrà continuare a conferirli con l’indifferenziato o recandosi all’isola ecologica, le stoviglie di plastica dura riutilizzabili – come i set di piatti e bicchieri per bambini, per esempio – e ogni altro prodotto di plastica non classificabile come imballaggio (giocattoli, utensili da cucina, piccoli elettrodomestici, gruccette portabiti, tubi da giardinaggio o irrigazione, spazzole, rasoi, accendini, penne, dvd e videocassette): spesso si dimentica, ed è utile rammentarlo, che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli oggetti creati per contenere, proteggere e trasportare le merci e quindi bottiglie, flaconi, vasetti, barattoli, confezioni per alimenti e cosmetici, pellicole di imballaggio ecc. (occhio alla sigla stampigliata sull’imballaggio: solo PET, PE, PP, PVC, PS sono riciclabili).

    «Presto partiremo anche ad Albanella con la raccolta differenziata di piatti e bicchieri usa e getta, il tempo di ufficializzare con un provvedimento comunale il recepimento dell’accordo nazionale siglato dall’ANCI-CONAI e organizzarci con una doverosa e breve campagna informativa» ha confermato l’assessore all’Ambiente del Comune di Albanella Giancarmine Verlotta, raggiunto al telefono dalla redazione «è un provvedimento da tempo atteso e, soprattutto, opportuno, visto che piatti e bicchieri di plastica rappresentano una cospicua parte dei rifiuti che oggi destiniamo nel secco indifferenziato. Se saremo attenti a riciclare bene e con cura, evitando comportamenti scorretti, potremo ridurre ancora di più il quantitativo di rifiuti indifferenziati che oggi destiniamo in discarica».

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    Fonte: Adnkronos, ANCI, CONAI

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