Matinella. Fernanda Quaglia e la sua arte, la pittura

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    carovana nel desertoMatinella. Il piccolo Comune di Albanella custodisce arti ed artisti, conosciuti più fuorni che nella loro realtà quotidiana. Fernada Quaglia, una giovane artista apprezzata molto, sia al Albanella che al di fuori dei confini, ci ha concesso qualche riga della sua vita artistico-privata.

    Ciao Fernanda, innanzitutto ti ringrazio per la disponibilità, cominciamo col parlandoci un pò di te.

    In realtà, come tu puoi intuire mi imbarazza lasciare questa intervista e mi lusinga il fatto che a qualcuno possa interessare il mio operato, ma accetto con piacere e ti ringrazio per aver pensato a me in un contesto urbano pieno di personaggi interessanti come quello di Matinella! Sono nata l’11 Luglio del 1977 in Emilia Romagna da cui sono stata estirpata all’età di cinque anni, per tornare alle radici d’origine qui a Matinella ,distacco che nonstante la giovane età , ha ben segnato l’intero percorso della mia esistenza.

    Come nasce la tua passione per l’arte?

    Dice mia madre, che ho sempre disegnato , dal primo attimo in cui ho imparato a tenere una matita in mano passando parte della mia infanzia a consumare un numero cospicuo di colori ed album da disegno.Durante l’adolescenza ho iniziato a dedicarmi alla musica ,iniziando un percorso da giovane cantante e studente di sassofono . Non sono mancate le esibizioni nei piano bar, nei locali e nelle piazze. Ho partecipato a numerosi concorsi canori riscuotendo un discreto successo quando, poi, all’età di 18 anni interrompo il cammino e chiudo con questa mia seconda passione , di cui oggi preservo l’ immenso amore e l’attento ascolto per ogni genere musicale, ma in particolar modo Jazz!

    Bhè, qui tutti ti hanno conosciuta come eccelsa cantante, ma come mai hai deciso di interrompere questo cammino?

    Ti ringrazio per l’eccelsa cantante!Esagerato naturalmente! Ho rotto con l’ambiente musicale, semplicemente perchè era tempo di cambiare e perchè non ero tagliata per questo mestiere. Quindi dopo aver conseguito il diploma come grafico pubblicitario e fotografo presso l’Istituto Statale d’Arte di Salerno, mi sono accostata alla pittura da autodidatta dipingendo soprattutto ritratti, soddisfacenti per me, ma non per chi ritraevo il quale non sempre si rivedeva nel ritratto, forse perchè abituati alle foto, forse perchè non sanno cos’è un interpretazione d’arte! Dal 2000 fino ad oggi mi sono occupata e mi occupo a tempo pieno di pittura, che, ormai è parte attiva della mia vita o meglio è il mio scopo di vita!

    In ogni locale che si rispetti, troviamo una tua opera, ritratti e paesaggi un pò particolari. Cos’è che ti ha portato a dipingere la natura, c’è stato qualche artista che ti ha influenzata o a cui ti ispiri?

    Si, in ogni locale che si rispetti, dove avviene il passaggio d’ogni genere di persona, perchè l’arte è di tutti!I nostri bene amati Bar di provincia sono stati la migliore vetrina d’esposizione che io abbia avuto, i quali mi hanno dato visibilità e profitto! per ciò che invece riguarda la particolare tecnica con cui presento le mie tele, è il frutto di un attenta e profonda ricerca personale,ma naturalmente gli artisti che più mi hanno condizionato sono Diego Rivera ,la moglie Frida Kalho , l’arte Amerinda a partire dai Toltechi in poi, ed ogni genere d’espressione artistica delle molteplici etnie presenti a questo mondo.(Da non tralasciare i miei sei anni dedicati al commercio di pezzi d’artigianato etnico) Dall’impressionismo francese ho estratto l’insegnamento pratico della pittura, come disciplina, mentre dal surrealismo il coraggio di deformare le immaggini; quindi posso affermare che sono completamente influenzata da ciò che mi circonda, NULLA ESCLUSO!

    Guardando la tua produzione artistica, vediamo, quali sono i generi e i modi espressivi che preferisci? ed i colori, sempre caldi?

    Nel realizzare le opere, non seguo un canone prestabilito: i soggetti dei miei quadri scaturiscono dalle tele drappeggiate; dopo averle osservate, dipingo ciò che i miei occhi vi hanno visto; a volte le grinze stesse delle tele sono modellate per rappresentare qualcosa di prescelto. Durante la creazione, compio un’azione di scomposizione dell’immagine, estraendone gli elementi principali, i colori dominanti e li suddivido, spesso, in quadrati inserendoli sulla tela seguendo un criterio “pseudo” realistico. Le linee introdotte danno forma alle cose, le avviluppano, configurano labirinti, sviluppando direzione e profondità all’immagine dipinta.

    Quello che mi sorge spontaneo osservare è che le creazioni, che tu realizzi con un’ opera e una cura artigianale, hanno una forza terrestre, sono aleatorie, non solide.

    Il processo pittorico è simile al processo di scomposizione e analisi degli oggetti che il cervello umano compie ogni qualvolta osserva e analizza ciò che gli occhi vedono e inviano sotto forma di imput celebrali. manipolare la realtà visiva è il mio scopo principale come accadeva più o meno nel celebre film Matrix .

    Bene Fernanda, abbiamo parlato delle tue opere, le tue influenze, lo stile e come nasce un tuo quadro. Ho saputo che hai partecipato a numerosi concorsi ottenendo anche vittorie importi e collaborazioni eccellenti. Dove possiamo ammirare le tue opere, oltre a Matinella, dove esponi?

    Non sono proprio a questo punto, in realtà ho partecipato a molte collettive tra Salerno, Napoli, Firenze. Ho Collaboro nel 2006, come socio fondatore all’associazione artistica TRAARA, improntata alla promozione e diffusione della cultura artistica nelle sue molteplici espressioni, allestendo mostre ed esponendo opere d’arte nei centri storici di Albanella, Nocera Inferiore, Cannicchio, Pioppi, Acciaroli, accompagnate dalla pubblicazione di cataloghi e riviste non proprio note alla massa.
    Inoltre ho partecipato al PREMIO QUARTISSIMO 2009 – Premio Nazionale d’Arte Contemporanea dal titolo “Paesaggi di guerra” riuscendo per mia enorme sorpresa ad ottenere il primo posto e una personale esposizione presso il Centro Museale QuARTissimo nella città di Quartu Sant’Elena in Sardegna.

    Siamo giunti alla conclusione dell’intervista, mi ha fatto molto piacere parlare con te e delle tue stupende opere, la conferma di essere una persona molto umile e sicura di se è certa; ti auguro un 2010 colmo di successi. Ti ringrazio del tempo dedicatomi e ti lascio con un ad maiora semper!!! Vuoi lasciarci con un tuo pensiero o una massima che citi spesso?

    Sono io a ringraziare te per l’interesse che mi hai rivolto e ringrazio anche i lettori del sito, a cui voglio rivolgere un messaggio ben preciso :

    «Se volete ,e dovete, diffidate di tutto , ma non dell’arte, perchè essa non mente!»

    ciao a tutti!

     

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