Resta comunque alto il numero dei feriti per uso inaccorto dei ‘botti’, con 114 persone medicate o ricoverate in ospedale in tutta la regione, 76 solo a Napoli, secondo i primi dati, 15 a Salerno e 3 ad Avellino. Nel capoluogo campano è stato medicato anche un poliziotto.
Trend in crescita, dunque, per gli incidenti di fine anno, tutti con problemi generati da fuochi d’artificio, dato che il bilancio del primo gennaio 2009 si chiuse con 98 feriti in regione, di cui 71 a Napoli.
Le vittime
Tra i ricoverati, 5 sono in ospedali di Napoli, 3 in quelli della provincia; 10 le vittime tra minori, la più grande delle quali è un ragazzo di 16 anni e la più piccola è una bambina di 4 anni con ustioni all’avambraccio.
Un 45enne napoletano ricoverato al “Pellegrini” ha la mano destra sfracellata e ha subito l’amputazione di un dito; 30 giorni di prognosi e mano destra devastata anche per un 77enne al “San Paolo”; un 35enne bulgaro, poi, sempre al “Pellegrini”, ha riportato danni alla mano sinistra; un 25enne è infine ricoverato al “San Giovanni di Dio” a Frattamaggiore, con ustioni ai genitali, al pene e allo scroto.
A Salerno, il più grave dei feriti è un 21enne di San Cipriano Picentino a cui hanno amputato un dito della mano destra; ad Ariano Irpino, nell’avellinese, una ragazza colpita alla spalla, e dunque ustionata, da un petardo.
A Caserta e provincia sono 14 le persoen rimaste ferite dall’esplosione di fuochi d’artificio, tutte però con prognosi di guarigione inferiore ai dieci giorni, e quindi medicate e dimesse dagli ospedali del capoluogo di terra di Lavoro, di Marcianise, di Aversa e di Santa Maria Capua Vetere.
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