I pazienti reumatici hanno carenze di vitamina D, la vitamina che si forma nel nostro organismo grazie all`esposizione della pelle ai raggi solari. Più dell`85% dei pazienti infatti mostra livelli nel sangue di vitamina D talmente al di sotto dei livelli di norma che la stessa assunzione della `dose giornaliera raccomandata` per questa vitamina risulta insufficiente. E` quanto emerge da studi presentati oggi al Congresso Annuale della Lega Europea contro le Malattie Reumatiche (Eular), in corso a Roma.
In uno studio condotto su più di 1.000 pazienti con artrite reumatoide, Luca Idolazzi, dell`Università di Verona ha mostrato che i livelli di vitamina D nel sangue sono al di sotto dei valori di norma nell`85% dei pazienti che non hanno assunto integratori di vitamina D, ma anche nel 60% di coloro che invece lo hanno fatto regolarmente.
“I nuovi dati epidemiologici evidenziano dunque che vi è un forte legame fra la carenza di vitamina D e l`aumento dell`incidenza, della gravità e delle complicanze delle malattie reumatiche autoimmuni – spiega Maurizio Cutolo, presidente esecutivo di Eular 2010 -. La vitamina D è normalmente prodotta nella pelle in seguito all’esposizione solare, per cui non è da considerarsi una vitamina in senso stretto. Persone sane con una adeguata esposizione alla luce del sole – conclude Cutolo – non necessitano integratori dietetici come nel caso delle altre vitamine. I pazienti con artrite reumatoide, e non solo, invece possono beneficiare della vitamina D quale agente terapeutico”.
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