Rinite allergica in agguato per chi vive in case umide

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    riniteI bambini che vivono in case umide o danneggiate dall’acqua rischiano di più di sviluppare allergie nasali, caratterizzate da sintomi come congestione, naso che cola e starnuti. Lo evidenzia uno studio finlandese pubblicato sull’American Journal of Epidemiology. I ricercatori nordici hanno preso in considerazione quasi 1.900 bambini di età compresa tra 1 e 7 anni e li hanno seguiti per 6 anni. In questo arco di tempo il 16 per cento dei bambini che viveva in case umide ha avuto una diagnosi di rinite allergica, rispetto a meno del 12 per cento dei coetanei che viveva in case non danneggiate dall’umidità e quindi senza segni visibili di danni a muri e pavimenti e la presenza di muffe o del loro odore. La maggiore prevalenza della rinite allergica nei bambini che abitavano in case umide è rimasta evidente anche dopo che i ricercatori hanno tenuto in considerazione una serie di fattori tra cui lo stato socioeconomico della famiglia (asma e allergie tendono a essere più comuni nei bambini di bassa estrazione sociale) e l’esposizione al fumo passivo. Analizzando tutti i dati a disposizione è emerso che i bambini i cui genitori avevano riferito la presenza in casa di muffe o danni dovuti all’acqua avevano un rischio maggiore del 55 per cento di sviluppare un’allergia non solo alle muffe, ma anche ad altri allergeni inalatori, tra cui acari della polvere e pelo di animali.In passato già altri studi avevano evidenziato un legame tra muffe e umidità e allergie nasali, ma i ricercatori finlandesi hanno aggiunto tassello valutando come l’esposizione a queste condizioni influenzi nel tempo lo sviluppo della rinite, rafforzando così l’ipotesi che l’umidità rappresenti un fattore di rischio per le allergie inalatorie. «L’umidità favorisce lo sviluppo e la proliferazione di acari della polvere e muffe e attrae gli scarafaggi, tutti fattori in grado di scatenare allergie – fa notare Jouni Jaakkola dell’Institute of Health Sciences di Oulu, in Finlandia, nonché coordinatore dello studio -. La presenza di umidità può inoltre favorire l’emissione di sostanze dannose dai materiali di costruzione che, a loro volta, sono in grado di stimolare processi infiammatori nelle vie respiratorie».Ma che cosa bisogna fare per tenere alla larga le allergie respiratorie? Secondo i ricercatori finlandesi è bene che i genitori valutino con attenzione le condizioni di mura e pavimenti della propria abitazione e non trascurino l’eventuale presenza di muffa. «In generale – suggerisce Jaakkola – bisogna prevenire problemi di umidità e nel caso che compaiano correre subito ai ripari. In particolare i genitori di bambini che hanno già sviluppato allergie farebbero bene a stare particolarmente attenti nel rimediare ai danni dell’umidità per evitare che i piccoli vengano esposti esageratamente a sostanze allergizzanti».


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