Prevenzione: 13-14 novembre, La Giornata del Diabete!

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    La Giornata del Diabete è la principale campagna mondiale per la prevenzione e la diffusione delle informazioni sul diabete, istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS).
    In Italia è organizzata dall’Associazione Diabete Italia assieme alle associazioni dei pazienti e con la partecipazione volontaria di medici, infermieri e altri operatori sanitari. La Giornata del Diabete ha il patrocinio del Ministero della Salute.
    Sabato 13 e domenica 14 novembre nelle piazze delle principali città italiane troverai dei presidi diabetologici: per informarti sul corretto stile di vita, valutare insieme se sei un soggetto a rischio, misurare la tua glicemia nel sangue … 3 semplici gesti nel segno della prevenzione!


    Non sempre una dieta che fa bene alla salute è sinonimo di rinunce selvagge. Nella spesa per prevenire il diabete trovano posto anche il caffè e il vino, purché in modica quantità, e anche con l’attività fisica, necessaria per prevenire la malattia, ci si può sbizzarrire: vanno bene i classici come corsa e nuoto, ma anche il ballo può essere d’aiuto. Il decalogo per la corretta prevenzione della malattia è stato messo a punto dalla Società Italiana di Diabetologia per la Giornata Mondiale del 14 novembre, e contiene tutti gli elementi necessari a limitare la “pandemia” in atto, che in Italia colpisce tre milioni di persone, destinate ad aumentare del 30% nei prossimi 10 anni.Testimonial della campagna è il maratoneta Stefano Baldini. La norma fondamentale è controllare il peso, e perdere almeno 3-4 dei chili in più. L’attività fisica è consigliata per almeno mezz’ora al giorno: passeggiata, nuoto ma anche ballo o giardinaggio.

    Sul fronte dei cibi, da evitare sono quelli troppo zuccherati o ricchi di grassi animali, che andrebbero abbandonati in favore di quelli integrali e con olio di oliva. Bene legumi, frutta e verdura, poca carne (non più di quattro volte a settimana) mentre fa bene mangiare ogni tanto noci e nocciole. Sul fronte dei “vizi”, piccole concessioni sono fatte al vino (due bicchieri al giorno per gli uomini, uno per le donne) e al caffè, di cui si possono bere tre o quattro tazzine. «Alcuni studi recenti hanno dimostrato che un consumo moderato di vino o di caffè si associa a un rischio più basso di malattia» spiegano gli esperti.  . Del futuro nella terapia di questa patologia si è parlato anche in un convegno organizzato dall’Osservatorio per la Sanità e la Salute a Roma, da cui è emerso che oltre alla prevenzione c’è bisogno di un maggiore accesso ai farmaci innovativi e alle diagnosi precoci. «Solo l’1,5% dei malati viene trattato con i farmaci innovativi, un decimo rispetto al resto d’Europa – ha sottolineato Cesare Cursi, presidente dell’Osservatorio – e nei servizi ci sono grandi disparità regionali. A livello nazionale bisognerebbe definire un percorso valido per tutti con i servizi minimi. Il federalismo sanitario va coniugato con la garanzia delle stesse prestazioni per tutti».

    In occasione della Giornata del diabete, venerdì 12 alle 18 la Palazzina Liberty di Milano, in largo Marinai d’Italia, si tingerà di blu (il programma). Nel 2008 era stato il Duomo a essere illuminato di luce blu (colore della Giornata e della Federazione Internazionale del Diabete), nel 2009 la fontana davanti al Castello Sforzesco: quest’anno è stata la volta della Palazzina Liberty, che sarà anche luogo d’incontro per una conferenza sul diabete. Gianfranco Bottazzo, direttore scientifico dell’ospedale Bambin Gesù di Roma cercherà di rispondere al quesito: è possibile prevenire il diabete dei bambini? Domanda importante, visto che in Italia sono 14mila i bambini e adolescenti affetti da diabete. Al termine del dibattito sarà proiettato “Insula”, documentario di Eric Alexander, con Ambra Angiolini e Francesca Inaudi. La giornata si conclude alle 20.30 con il concerto del pianista Emanuele Scaramuzza, 17 anni, che eseguirà brani di Scarlatti, Beethoven, Chopin e Debussy. La Giornata mondiale del diabete è stata istituita dall’Onu nel 2006 per sottolineare l’importanza della ricerca su una malattia che conta nel mondo 170 milioni di pazienti, ma che ne prevede 300 milioni entro il 2025.

    fonte: corrieredellasera.it

     

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