Il mondo delle imprese si mobilita in massa per la manifestazione

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    A Roma per dimostrare il «pieno sostegno ai cittadini campani colpiti dall’evento calamitoso di inizio novembre», e per difendere il diritto a ottenere il risarcimento che spetta al territorio. Parte da questo intento il documento con cui il sistema economico salernitano ed alcune amministrazioni locali hanno ufficializzato l’iniziativa in programma per il prossimo 2 febbraio. Diciotto i sottoscrittori del testo redatto ieri sera durante l’incontro in Provincia, che rappresenta la comune lettera d’intenti con la quale una nutrita delegazione del territorio provinciale andrá a manifestare sotto il palazzo del ministero dell’Economia.

    «Chiediamo il sostegno – si legge nel testo – dei parlamentari campani, dei consiglieri regionali, del presidente Caldoro e della giunta alla inevitabile iniziativa intrapresa». A scendere in campo, dunque – sotto il coordinamento dell’assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Fasolino, accompagnato da Generoso Andria e Mario Miano, rispettivamente assessori alle Attivitá produttive e all’Agricoltura – non solo le associazioni di categoria del settore maggiormente colpito, e cioè l’agricoltura (erano presenti la Confagricoltura, la Cia, Fedagri Confcooperative e la Coldiretti, anche se, proprio quest’ultima, non ha sottoscritto il documento). Ma anche Confindustria, Federalberghi, Confcommercio (presente anche il sindacato dei balneatori), e l’intero comparto dell’artigianato (Claai, Cna, Casartigiani e Confartigianato).


    Accanto a loro, i rappresentanti di alcune amministrazioni locali: Sala Consilina, Albanella, Capaccio , Scafati ed Eboli. «I danni più gravi – ha detto Miano – sono quelli relativi al mancato fatturato delle aziende nei mesi che verranno. L’incontro con il ministro Galan è stato mal utilizzato, perché gli si doveva chiedere l’impegno per le aziende e non per le infrastrutture».

    A differenza dei 300 milioni arrivati in Veneto, infatti, la Campania, con 7 milioni di euro stanziati, è rientrata nelle cinque regioni che, complessivamente, hanno ricevuto 20 milioni di euro dal ministero. «E’ il momento di agire – ha detto il vicesindaco di Capaccio, Lorenzo Tarallo, nel dare la sua adesione al progetto – anche se i parlamentari salernitani avrebbero dovuto tutelarci».

    «5Non stiamo chiedendo ristoro per gli agricoltori che quasi non ci credono più – ha specificato Vito Capozzoli, vicesindaco di Albanella – qui si parla di prima emergenza che ancora manca». Dello stesso avviso anche il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari: «La cosa fondamentale è intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio, perché altrimenti ogni anno ci troveremo con emergenze da affrontare».

    Intanto anche il consigliere provinciale Massimo Cariello si sta dando da fare e ha organizzato per lunedì 24 gennaio, alle ore 17, un incontro a Santa Cecilia per sostenere le rivendicazioni degli imprenditori agricole e balneari della Piana del Sele che hanno subito danni.

    fonte:lacittà

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