Albanella. Mirarchi ottava denuncia contro il Sindaco

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    Ancora un ricorso alla magistratura ai danni del sindaco di Albanella da parte del solito consigliere di minoranza Pasquale Mirarchi. Giunti a quota 8 denunce, l’ultima contesta un comportamento di prepotenza dell’attuale primo cittadino Giuseppe Capezzuto.

    Secondo quanto sostenuto Mirarchi, il sindaco gli avrebbe detto, mentre era all’interno di un ufficio della casa coumunale e stava verificando gli estremi di un’altra denuncia, “questo non è un bar“.  Davvero raccapricciante la prepotenza del primo cittadino a tal punto da far rimanere esterrefatto ed intimidito il consigliere Mirarchi.

    Inoltre, come si legge sul quotidiano che ha reso pubblico questo avvenimento (la Città), il consigliere Mirarchi si trovava sulla soglia della porta della stanza del segretario comunale e a quanto sostiene gli è stata sbattuta la porta sul naso.

    Il Consigliere Comunale di Minoranza Pasquale Mirarchi

    Quindi, tutti gli estremi per procedere innanzi alla procura della Repubblica, secondo Mirarchi, poichè del tutto gratuita l’offesa ricevuta così mortificante tale da impedirgli il suo lavoro da consigliere di minoranza. Nessuno dei prsenti, però sostiene quanto rilasciato da Mirarchi, in quanto l’episodio è accaduto non nella stanza del segretario comunale bensì nella stanza del sindaco.

    Infatti come sostenuto dai consiglieri presenti, ben 2 più il segretario, il sindaco si fosse rivolto a loro nel pronunciare la frase ingiuriosa e non aveva per niente ravvisato la presenza dell’intimidito Mirarchi sull’uscio della porta. Pertanto detta frase era rivolta ai presenti in stanza, per placare il brusio all’interno della stessa. Quindi nessuna porta sul naso.

    Mirarchi spiega quindi le motivazioni che lo hanno spinto a procedere con una denuncia direttamente alla Procura della Repubblica: «Un comportamento analogo si è ripetuto anche in altre circostanze. Il giorno prima dell’ultimo episodio si è verificato un altro caso in cui, mentre discutevo con un altro dipendente del Comune, il sindaco, mi ha costretto ad uscire. La magistratura dovrá chiarire se tali comportamenti, che impediscono il normale svolgimento delle attivitá istituzionali, configurino ipotesi di reato.»

    Siamo in un paese garantista pertanto la giustizia farà il suo corso.

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