Albanella. Adeguamento scuole alla norma antincendio, gatta da pelare per l’amministrazione.

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    Sembrerebbe evidenziare questo, una nota dell’ingegnere Capo del UTC del Comune di Albanella al Sindaco Renato Josca, alla Giunta ed all’ufficio Finanziario lo scorso agosto, l’11. Infatti, secondo voci di corridoio, con l’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio DM 12 maggio 2016) che prevede l’adeguamento di tutte le scuole alle norme di prevenzione e protezione dagli incendi, le strutture di Albanella, nonostante l’intervento milionario (1.400.000,00€) dell’efficiendamento energetico (finanziamento Giunta Capezzuto) non siano ancora a norma per cui è stata richiesta una ulteriore “spesuccia”  di circa 30mila euro iva inclusa.

    Nella missiva, sembrerebbe che l’ingegnere capo avrebbe richiesto al Sindaco, alla Giunta ed al Responsabile Finanziario, in ottemperanza al neo decreto, di trovare adeguate coperture finanziarie per l’adeguamento dell’impianto elettrico, l’installazione di allarmi sonori e visivi e l’adeguata cartellonistica, ricordando che il decreto prevedeva interventi entro entro il 26 agosto 2016.


    Una notizia, si badi bene, che va presa con le pinza in quanto non stiamo dicendo che le scuole albanellese non sono e non a norma (in termini di strutture) ma che vanno adeguate alle nuove direttive!

    Recepita la missiva, tutti in ferie a godersi la “meritata” pausa estiva del ferragosto, tanto è vero che la prima nota di risposta all’ing è a firma dell’ass.re Vairo (inizi di settembre anche percè il nostro comune è orfano di assessorato all’istruzione e scuole) che prendeva a cuore questo problema sollecitando il sindaco ed il responsabile finanziario  per le dovute competenze ed intimando agli uffici di predisporre tutto il necessario ai sensi di legge per avviare anche il servizio trasporto alunni e mensa.

    Ad oggi, consultando l’albo pretorio online del sito internet del Comune di Albanella, pare che da un orecchio sia entrata “l’urgenza” e con medesima urgenza, dall’altro sia uscita….!

    A prova di ciò che scriviamo, è stata un’attenta lettrice a porre ad “ignoti” una domanda sul social network facebook :”Come mai all’albo pretorio non vi è traccia di indizione di gara per il servizio trasporto scolastico, nessuna determina di affidamento ciò nonostante il servizio è già attivo sul territorio ?

    Shhhhhhhhhh,….. silenzio!

    Ma ritorniamo alla scuole e vediamo cosa dice il DM 12 maggio 2016.

    E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio scorso il Dm 12 maggio 2016 sul piano per l’adeguamento delle scuole alle norme di prevenzione e protezione dagli incendi.

    Il decreto stabiliva le scadenze entro le quali tutte le scuole italiane non in regola con la normativa antincendio (sono circa il 60%) dovevano provvedere a mettere in atto gli adempimenti prescritti dalla regola tecnica del 1992: il decreto infatti doveva entrare in vigore dal 12 maggio 2014, come previsto dal decreto 104 del 2013.

    Il Dm è entrato in vigore il 26 maggio scorso: da questa data le scuole, non in regola sul fronte antincendio, dovevano mettere in atto un piano di adeguamento in più step, con una prima scadenza fissata al 26 agosto (tre mesi dall’entrata in vigore del Dm) e un’altra al 26 novembre 2016.

    Terminati gli adeguamenti, andrà, poi, presentata la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), preceduta dalla valutazione di progetto presso il competente comando provinciale dei Vigili del fuoco in caso di attività ricadenti in categoria “B” (scuole con un numero di persone presenti compreso tra 150 e 300 persone) o “C” (scuole con oltre 300 persone presenti).

    Il piano di adeguamento va portato a compimento entro il 31 dicembre 2016, così come previsto dal decreto 104 del 2013 dopo il differimento, inserito nell’ultimo Milleproroghe, che ha allontanato la scadenza di un anno.

    Dal programma sono esclusi gli asili nido, che hanno normativa diversa rispetto a quella delle scuole.

    Le scadenze

    Entro il 26 agosto tutte le scuole dovevano dotarsi di un numero sufficiente di estintori portatili e provvedere alla messa a norma degli impianti elettrici, dotati di interruttore generale con comando di sgancio a distanza.

    Obbligatorio il possesso di un sistema di allarme da attivare in caso di pericolo. Completano il primo ciclo di adeguamento: l’installazione della segnaletica di sicurezza, la predisposizione del registro dei controlli periodici e del piano di emergenza e l’applicazione di accorgimenti per l’esercizio in sicurezza dell’attività.

    Le scuole realizzate dopo l’entrata in vigore della regola tecnica del 1992 (Decreto del ministero dell’Interno del 26 agosto) dovranno attuare le restanti misure in essa previste entro il 26 novembre 2016 (entro sei mesi dall’entrata in vigore del Dm 12 maggio 2016).

    Tra i requisiti da soddisfare c’è la resistenza al fuoco delle strutture che separano le attività scolastiche da altri locali a destinazione diversa. Da attuare anche tutte le prescrizioni che riguardano la reazione al fuoco, l’evacuazione in caso di emergenza, e dunque l’adeguamento del sistema di vie d’uscita, compresa la predisposizione di scale esterne, a prova di fumo o a prova di fumo interne, dove previste.

    Obbligatorio, inoltre, dotarsi di impianto elettrico di sicurezza, della rete di idranti e infine di impianti di rivelazione e estinzione ad attivazione automatica, se previsti.

    Oltre alle misure citate, le scuole realizzate dopo l’entrata in vigore del Dm del 1975 ed entro la data di entrata in vigore del Dm del 1992, dovranno anche soddisfare tutti i requisiti di resistenza al fuoco e prevedere la suddivisione in compartimenti, secondo quanto prescritto dalla regola tecnica del 1992.

    Infine, dovranno possedere scale idonee per morfologia, tipologia, dimensioni e resistenza al fuoco, e adottare le misure di sicurezza per gli impianti di condizionamento e di ventilazione.

    Ci auguriamo sempre il meglio per i nostri alunni…

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