Due forti boati nel Cilento: la gente teme un terremoto, ma erano due caccia

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    Paura nel Cilento. Due boati avvertiti nettamente, tanto da spingere le persone a riversarsi in strada. È quanto accaduto intorno alle 16.20 nei cieli del Cilento e del Vallo di Diano. Scambiati per esplosioni, i boati in realtà sarebbero stati causati da due caccia dell’Aeronautica militare che, al momento del passaggio nell’area a sud di Salerno, avrebbero infranto il muro del suono, provocando il cosiddetto «boom sonico».

    immagine di repertorio

    I due caccia dell’Aeronautica militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati alle 16.20 – ricostruisce la Forza armata – per identificare un velivolo in transito nello spazio aereo italiano con il quale si erano interrotte le comunicazioni da terra. L’intercettazione è avvenuta in prossimità di Trapani. Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo accertando che non si trovava in condizioni di emergenza o pericolo.


    Una volta identificato l’aeroplano, i due caccia lo hanno scortato fuori dai confini nazionali. «Per ridurre i tempi di intervento – afferma l’Aeronautica – i due Eurofighter sono stati autorizzati al volo supersonico. Il superamento della barriera del suono è stato percepito in zona Eboli (Salerno)». I due Eurofighter hanno ricevuto l’ordine di intercettare il velivolo – detto in gergo tecnico scramble – mentre si trovavano già in volo per addestramento pianificato.

    Il servizio è garantito – per la parte «sorveglianza, identificazione e controllo» – dall’Air control centre di Poggio Renatico (Ferrara) e dal 22/o Gruppo Radar di Licola, mentre l’intervento in volo è assicurato dal 4/o Stormo di Grosseto, dal 36/o Stormo di Gioia del Colle e dal 37/o Stormo di Trapani Birgi, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter.

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