L’Asl autorizza l’ennesimo “addio” all’ospedale del Calore Auricchio: «Penalizzato l’intero territorio, ci opporremo»
L’amministrazione retta dal sindaco Gabriele Iulianoannuncia battaglia per impedire il trasferimento dei medici dall’ospedale di Roccadaspide. Il 4 ottobre scorso, infatti, è stato autorizzato dall’Asl di Salerno il trasferimento di un medico del reparto di Medicina nonostante il parere sfavorevole di Mario Minervini, Direttore del Dea di I livello che comprende gli ospedali di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide.
«Per qualche dirigente dell’Asl – dice il vicesindaco Girolamo Auricchio – i pazienti delle aree interne non devono avere assistenza sanitaria. Il presidio ospedaliero di Roccadaspide fino a qualche anno fa non aveva carenza di medici, ma a seguito di alcuni nulla osta al trasferimento rilasciati ad alcuni medici senza che venissero mai sostituiti, alcuni importanti servizi sanitari sono stati interrotti».
Auricchio già in passato aveva evidenziato come la carenza di personale del nosocomio rocchese mettesse gravemente in pericolo la salute dei 50mila abitanti dell’entroterra che hanno il presidio come ospedale di riferimento. Si tratta di paesi mal collegati e distanti tra loro per cui i pazienti, in caso di necessità, difficilmente riuscirebbero a raggiungere altri ospedali.
«La maggior parte dei medici attualmente trasferiti – spiega il vicesindaco – sono stati assegnati ad ambulatori distrettuali, sottraendoli ai reparti che si occupavano dei pazienti con patologie acute e gravi. Mentre l’Asl assicura l’arrivo di nuovo personale rilascia però questi nulla osta: è una contraddizione inaccettabile. Chi gestisce il personale non tiene conto delle necessità dei presidi ospedalieri. Prevale la linea di accontentare le richieste dei medici a danno dei cittadini».
Per questo motivo Auricchio annuncia che se non ci saranno risposte a breve per risolvere il problema adotterà «azioni eclatanti». I cittadini della Valle del Calore temono di ritrovarsi privi di assistenza sanitaria: già il reparto di Ortopedia soffre per la mancanza di camici bianchi anche a seguito della malattia dei due ortopedici: l’ultimo trasferimento non ha fatto altro che aumentare i disagi. «Mentre il Ministero della Salute ha deciso di venire incontro alle aree interne, l’Asl procede in direzione opposta, ma non siamo disposti ad accettare tali ingiustizie», ha concluso Auricchio.
fonte:internet – scritto da : Alessandra Pazzanese
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