Un nuovo filone d’indagine ha colpito il Comune di Capaccio Paestum, sollevando interrogativi sulla gestione delle multe per violazioni al Codice della Strada.
La Procura della Repubblica di Salerno ha avviato un’inchiesta su presunti illeciti che avrebbero portato all’annullamento illegittimo di 137 verbali, il cui valore complessivo si aggira attorno ai 16.000 euro. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro individui.
Questa inchiesta, definita da fonti giudiziarie come l’“inchiesta madre”, sembra rivelare la presenza di possibili episodi corruttivi, già emersi nelle precedenti indagini relative ad appalti pilotati nel Comune e in Provincia, che hanno culminato nell’arresto del sindaco Franco Alfieri.
I pubblici ministeri Alessandro Di Vico e Morris Saba hanno richiesto al giudice per le indagini preliminari (gip) l’applicazione di misure cautelari: arresti domiciliari l’ex comandante Carotenuto (oggi in pensione) e il comandante in carica Strafella, e sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per gli altri due indagati.
I diretti interessati, tuttavia, smentiscono con fermezza le accuse mosse nei loro confronti e dichiarano di essere pronti a difendersi in sede opportuna.
Per la Procura, l’annullamento delle multe non sarebbe un evento isolato, ma parte di un più ampio sistema clientelare che ha caratterizzato la macchina amministrativa locale.
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