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Albanella. Vairo su Alberghiero “…rischia di sparire nel silenzio. Non possiamo restare a guardare! “

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 «Mentre l’Istituto Alberghiero di Albanella rischia di spegnersi lentamente, dall’amministrazione comunale non arriva alcuna visione, nessuna proposta concreta, nessuna difesa di una delle poche realtà scolastiche che ancora resistono sul nostro territorio.

Eppure, quella scuola è stata – e può ancora essere – un punto di riferimento per tanti giovani. Oggi invece viene etichettata con superficialità come la scuola per “chi non vuole studiare”. Un’ingiustizia che ferisce un’intera comunità».

A parlare è Rossella Vairo, consigliera comunale del gruppo diopposizione “Libera-Mente”, che lancia un appello forte al sindaco Renato Iosca e agli organi competenti: «Ho presentato una proposta semplice e realizzabile: perché non coinvolgere la dirigente scolastica e la Provincia per attivare corsi serali rivolti a ragazzi di origine straniera, a lavoratori, a chi ha interrotto gli studi ma vuole rimettersi in gioco? Sarebbe un segnale forte di inclusione, formazione, riscatto. E, soprattutto, di rispetto verso un’istituzione che merita di essere valorizzata, non smantellata».

Attualmente l’Istituto conta appena sette iscritti per il nuovo anno scolastico. «Un numero che fa riflettere – continua Vairo – ma che non può essere usato come pretesto per lasciar morire in silenzio questa scuola.

I docenti sono professionisti capaci, appassionati, che continuano il loro lavoro con dignità, nonostante l’indifferenza della politica locale. Il problema non è l’istituto, ma la totale assenza di una strategia di rilancio da parte dell’amministrazione.

In sede di consiglio comunale siamo stati noi dell’opposizione a portare alla luce la vicenda all’attuale amministrazione e il sindaco Iosca è addirittura parso meravigliato. È inconcepibile che il primo cittadino di un territorio sia all’oscuro di cosa accada nel suo paese».

La consigliera ricorda che anni fa la scuola fu trasferita a Matinella perché la sede di Albanella era considerata insicura.All’epoca, Vairo faceva parte della giunta comunale e fu tra i firmatari per il trasferimento.

«Ho sempre visto come obiettivo primario quello di mantenere la scuola sul territorio di Albanella, che fosse al capoluogo o in una delle frazioni. Il territorio è unico e il trasferimento poteva essere anche un modo per favorire l’aggregazione. Oggi che si sarebbe potuto fare un passo avanti, si assiste invece a un lento abbandono, senza che nessuno muova un dito. Una comunità che perde la propria scuola perde anche un pezzo di sé. Non si può parlare di sviluppo, di turismo, di cultura erilancio del territorio se prima non si difendono i presidi culturali, educativi e sociali. Una scuola che chiude è una sconfitta per tutti».

Vairo chiede trasparenza e responsabilità: «Il sindaco non può limitarsi a constatare i numeri. Deve intervenire. Non possiamo permettere che l’Istituto Alberghiero venga dimenticato, svuotato, chiuso. È il momento di agire, con coraggio e idee. Altrimenti sarà troppo tardi».

Fonte: Comunicato Stampa

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