Sono una decina i prodotti che più di altri risentiranno delle variazioni imposte da Bruxelles (su larghezza delle maglie, attrezzature e distanza minima dalla costa) e volte alla tutela delle specie a rischio e al nutrimento dei pesci adulti. E dopo le telline, gli italiani vorrebbero quindi continuare a pescare vongole (19%), seppie e calamaretti (ex aequo con il 17%) e i bianchetti (14%). Seguono rossetti, cannolicchi, latterini, cicerelli e zerri.
Nonostante le norme imposte dall’Unione europea a partire dal primo giugno, il prodotto non scarseggia sul mercato e finora non è stato registrato alcun rincaro. Un equilibrio, che secondo Brinati, presidente di Federcoopesca Lazio, si deve alla gestione oculata della produzione delle telline e all’esperienza dei consorzi.
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