Matinella. Finale del Memorial Savio Vairo concluso tra le polemiche

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    Una brutta giornata sportiva quella conclusasi ieri sera all’interno del Palazzetto dello Sport a Matinella, alle 23.00 circa dopo 10 giorni di sport in memoria di Savio Vairo, (foto a lato) un giovane matinellese prematuramente scomparso 12 anni fa in un incidente stradale.

    Giunto all’XI° edizione del Memrial Savio Vairo, ieri sera hanno disputato la finale due compagini locali, da un lato il Team Brigante e dall’altra i Desaparecidos, entrambe le squadre formate da giovani e bravi ragazzi del posto. Una partita molto tirata ed equilibrata fino agli ultimi minuti finali quanto i Desaparecidos, al 4′ di recupero hanno agguantato il pareggio.


    Da qui la contestazione da parte dell’altra squadra, Team Brigante i quali, secondo alcune testimoni, avrebbero contestato l’arbitraggio (tra l’atro arbitro iscritto alla FIGC di Salerno), troppo “di parte” a dir loro ed abbandonando il rettangolo di gioco. Non è valsa nemmeno la presenza dei familiari del compianto Savio e far desistere il capitano della squadra a non abbandonare il torneo ma a disputare con spirito diverso i tempi supplementari. Nulla di fatto!

    Duro lo sfogo dell’Ass.re allo Sport del Comune di Albanella, Mariano Vernieri il quale ha bacchettato un pò tutti « Se da un lato devo elogiare gli organizzatori per aver anche quest’anno ricordato il compianto Savio, dall’altro lato devo anche stendere un velo pietoso sulla conclusione del torneo – afferma Vernieri.

    Purtroppo, mio malgrado, non è la prima volta che accadono episodi del genere e pertanto, mi aspettavo un pò più di esperienza nel gestire la finale del torneo da parte degli organizzatori, senza nulla togliendo al giovane arbitro – continua l’Ass.re – in pochi minuti, buttati al vento 10 giorni di sport in memoria del caro amico Savio, è inaccettabile un comportamento del genere, soprattutto alla presenza dei familiari del compianto! – tuona l’ass.re Vernieri. Non è stato un bel messaggio quello uscito fuori dal campo, anche perchè in campo c’erano amici che quotidianamente ridono e scherzano insieme. Un cattivo se non pessimo esempio per i tanti ragazzi che stasera affollavano gli spalti – conclude Vernieri»

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