Albanella. Il coronavirus non ferma i roghi notturni. La denuncia dell’Ass.re Cammarano

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    Nonostante il periodo particolarmente drammatico per gli effetti del coronavirus, non si fermano i roghi notturni. A lanciare la denuncia è l’ass.re del Comune di Albanella, Maria Teresa Cammarano che nella contrada San Nicola ha ricevuto decine di lamentela da parte di alcuni residenti.

    «Nonostante il divieto di uscire di casa – denuncia l’ass.re Maria Teresa Cammarano – alcuni stolti pensano di essere furbi. Al calare del sole escono di casa per appiccare il fuoco a cumuli di immondizia e sterpaglie, in più casi, sotto nascondono materiale plastico la cui puzza acre si diffonde entrando nelle abitazioni.


    Più persone mi hanno segnalato dove avvengono questi roghi, infatti ho segnalato tutto alle forze dell’ordine e spero che gli autori la paghino amaramente! Ringrazio, invece tutte quelle persone che mi hanno segnalato la problematica e si sono dimostrate sensibili e rispettose dell’ambiente – conclude la Cammarano».

    Ancora una volta ci si trova a fronteggiare l’ignoranza di determinate persone che non capiscono quanto possa essere dannoso bruciare plastica e rifiuti: la diossina è tra le prime cause delle patologie cancerose e nel 2020 ancora si pensa che bruciare plastica è un modo giusto per disfarsene eppure il servizio di raccolta rifiuti porta a porta sul territorio è erogato con regolarità: gli operatori ritirano i rifiuti davanti alle porte di tutte le case.

    Ma cosa rischia chi getta rifiuti e brucia plastica?

    Chi brucia rifiuti in aree non autorizzate è punito con la reclusione da 2 a 5 anni. Nel caso si brucino rifiuti pericolosi, la pena per il trasgressore va da 3 a 6 anni. La pena è aumentata di un terzo se il reato è commesso nell’esercizio di attività d’impresa. Il testo unico ambientale e successive modifiche in particolare apportate dalla hanno definito le sanzioni amministrative a carico di chi abbandona o getta rifiuti sul suolo o nelle acque. La multa per i rifiuti urbani arriva a 3.000 euro, per chi abbandona o getta rifiuti (anche dal finestrino di un auto),  da un minimo di 300 euro.

    Nel caso di specie, chi oggi brucia rifiuti uscendo di casa è passibile anche di denuncia penale, in virtù dei provvedimenti che impediscono gli spostamenti, se non per comprovati motivi, con l’arresto fino a 3 mesi o un’ammenda fino a 206 euro.

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