Albanella. Rete Idrica, ditte chiedono alla Commissione di rivedere gara. Bye bye inizio dei lavori?

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    Ancora luci ed ombre sull’appalto sul rifacimento della rete idrica comunale. Un appalto la cui procedura preliminare è iniziata ben oltre 12 mesi fa, dal valore di circa 8milioni di euro.

    Ebbene, dopo appena 13 mesi (l’avviso di gara è stato pubblicato sul BURC nel maggio del 2014 dall’amministrazione Capezzuto) ad oggi ancora sembra che si celino ombre dietro l’aggiudicazione della gara, lavori che dovrebbe garantire a tutte le abitazioni dei cittadini albanellesi mai più l’assenza del bene principale e vitale: l’acqua.


    Proprio 13 mesi fa, quindi, la precedente amministrazione dava il via alle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, con il preciso obiettivo di aprire il cantiere entro la fine del 2014 affinché il Comune potesse realizzare la nuova rete idrica e rendicontare tutta la spesa alla Regione Campania entro la scadenza obbligatoria del 31.12.2015 (pena la perdita del finanziamento milionario di € 8.000.000).

    Purtroppo la nuova amministrazione, appena insediata, che fa, cambia il responsabile dell’ufficio tecnico e quindi la commissione di gara. Tutto da rifare quindi!

    Quaglia (PCI) - Bagini (Opposizione)

    Da qual momento non c’è stata più pace: dapprima una nota dei consiglieri di opposizione che evidenziavano numerose anomalia nell’espletamento della gara di appalto, anomalie confermate dal segretario Comunale (in seguito sostituito) e riprese dal gruppo politico locale di Rifondazione Comunista.

    Successivamente la vicenda si tinge di giallo con le inaspettate dimissioni, forse non proprio spontanee, dell’ing. Vincenzo Belgiorno membro della commissione di gara nominato dal RUP ing. Gerardo Iannone.

    E non finisce qui!

    Lanza - Mazza (Opposizione)

    Secondo alcune indiscrezioni, infatti, dopo gli imbarazzanti “errori” nel redigere i verbali di aggiudicazioni (Albanella chiamata Anacapri e ditte in graduatorie anomale) ed il quindi inevitabile dietrofront con rettifiche da parte della Commissione di Gara, l’Ati Di Verniere-Capozzoli, avrebbe eccepito ed evidenziato diverse anomalie.

    Una relazione quella delle ditte in questione molto ben articolata, scritta in sette pagine che sono state recapitate in copia a tutti i consiglieri comunali, al segretario comunale, al sindaco, alla commissione di gara, al RUP ed all’ANAC (Agenzia Nazionale Anti Corruzione).

    Sindaco Josca e Vice-Sindaco Mirarchi

    Ed infatti la data di inizio dei lavori si allontana in controtendenza alle dichiarazioni dell’ass.re ai Lavori Pubblici, Pasquale Mirarchi, nel civico consesso del 25 maggio scorso, il quale avrebbe sostenuto che l’inizio dei lavori sarebbe stato improrogabilmente il giorno 8 giugno scorso, ma, a quanto pare “nisba”!

    Ma, cosa hanno eccepito le ditte sulle procedure finali di gara?

    Le ditte Di Vernieri-Capozzoli, ai sensi dell’art. 243 bis del D. Lgs. 163/2006 e smi, rilevano:

    1. Il Comune comunica alle impresa una decisione ufficiale ed importante richiamando un atto formalmente non ancora redatto e pubblicato, (Ovvero: il Comune comunica ufficialmente oggi alle impresa quello che è successo …..però….l’atto è datato domani);
    2. Nella determina di aggiudicazione sono riportate imprese che non hanno partecipato alla gara di appalto, l’atto che rettifica l’errore è assunto senza trasparenza e senza motivazione;
    3. Viene utilizzato un criterio di valutazione diverso da quello previsto nel bando di gara distorcendo così la graduatoria finale (valutazione secondo il metodo AHP, Analityc Hierarchy Process, differente da quello indicato nel bando di gara, ovvero confronto mediante matrici triangolare.);
    4. Per l’iter di accesso agli atti non è stata rispettata la legge (con nota del 23.04.2015 si concedeva l’accesso agli atti in forma accelerata ai sensi dell’art 79 comma 5-quater del dlgs 163/2006, di fatto poi non corrispondente ai fatti.);
    5. Nell’offerta migliorativa delle imprese che hanno vinto pare che vi sia la sostituzione di un tratto di proprietà non Comunale e la riduzione del pompaggio dell’acqua potabile ad Albanella capoluogo di 1/3 (quindi meno acqua ai cittadini di albanella capoluogo???) ;
    6. Rispetto alle offerte migliorative non vi è un riscontro nella lista economica ponendo seri dubbi sulla fattibilità dell’intervento e dell’offerta migliorativa. La presenza di prezzi all’interno dell’offerta tecnica potrebbe inficiare il principio di par-condicio tra i competitor in quanto esigono riservatezza e segretezza prima di essere ammessi alla fase successiva (senza sapere se si è ammessi alla fase di valutazione economica, si guardano i prezzi offerti!)
    7. Offerta tecnica difforme dall’offerta economica e non separazione dell’offerta migliorativa dal progetto.
    8. Vengono attribuiti punteggi senza la valutazione di merito, quindi non si comprende come e da dove viene fuori l’attribuzione dei punti che determinano la graduatoria di aggiudicazione finale.

    Le imprese, quindi, invitano il Comune, in regime di autotutela, a sistemare i gravi errori e le gravi violazioni in modo da evitare procedimenti legali.

    La speranza è l’ultima a morire ma a distanza di 13 mesi, siamo ancora in alto mare….senza acqua! Più i giorni passano e più gli 8.000.000,00€ si allontanano come si allontanano i soldi destinati al centro storico, al centro polivalente a Santa Sofia (denominato goliardicamente Hangar), finanziamenti inseriti anche questi nel calderone dell’accelerazione della spesa con inderogabile chiusura lavori e contabilizzazione entro il 31.12.2015 pena la perdita dei soldi….circa 10.000.000,00 di euro!

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    Nota dell’Ati Di Verniere-Capozzoli

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